Diabete di tipo 2, remissione possibile negli adulti con BMI sano se perdono il 10% del loro peso
Gli adulti con diabete di tipo 2 e un indice di massa corporea compreso tra 21 e 27 kg/m2 hanno un’elevata probabilità di remissione del diabete se perdono il 10% del loro peso iniziale, hanno riferito i ricercatori al congresso della European Association for the Study of Diabetes (EASD) 2022.
«Il diabete di tipo 2 viene spesso considerato causato da un indice di massa corporea (BMI) più elevato ed esiste certamente un forte legame tra l’aumento del peso, l’aumento del BMI e l’incidenza del diabete di tipo 2» ha affermato durante una presentazione al congresso Alison Barnes, dietista presso lo Human Nutrition Research Centre alla Newcastle University, Newcastle upon Tyne, U.K. «Se tuttavia osserviamo i numeri, il 15% delle nuove diagnosi di diabete di tipo 2 riguarda persone che in realtà hanno un BMI all’interno dell’intervallo considerato sano».
Buone possibilità di remissione riducendo il peso corporeo
Nel loro studio i ricercatori hanno arruolato 20 adulti con diabete di tipo 2 (età media 59 anni, 65% donne) il cui BMI era all’interno dell’intervallo corretto e che hanno subito fino a tre cicli di perdita di peso del 5% ciascuno, grazie a un regime dietetico ipocalorico da 800 calorie giornaliere tramite appositi sostituti del pasto e verdure a basso contenuto di amido. Hanno poi confrontato i risultati della perdita di peso con quelli di 20 adulti senza diabete di tipo 2 abbinati per età, sesso e BMI. I partecipanti allo studio hanno mantenuto il calo ponderale per 46 settimane.
Nel complesso i soggetti con diabete di tipo 2 hanno perso mediamente 7,7 kg (il 10,7% del loro peso corporeo iniziale), hanno riferito di sentirsi meglio e di essere soddisfatti del loro peso alla conclusione dello studio, ha affermato il relatore. I ricercatori hanno anche notato che i partecipanti sono stati in grado di mantenere la loro perdita di peso per 6-12 mesi (24,8 contro 22,4 kg/m2). La circonferenza della vita e il grasso corporeo si sono ridotti fino a raggiungere livelli normali negli uomini con diabete di tipo 2, ma sono rimasti più elevati nelle pazienti di sesso femminile con diabete di tipo 2 rispetto ai controlli non diabetici abbinati.
Il 70% dei pazienti ha raggiunto la remissione del diabete, in modo simile a quanto osservato in studi precedenti su adulti con BMI più elevato.
Meno grasso in fegato e pancreas migliora i parametri metabolici
Gli autori hanno inoltre osservato un meccanismo alla base della remissione del diabete che coinvolge la riduzione del grasso nel fegato e nel pancreas. I livelli di grasso epatico al basale erano 2,5 volte più alti tra i soggetti con diabete di tipo 2 rispetto al gruppo di controllo abbinato, ma si riducevano a meno del 2% entro 24 settimane, come rilevato anche in studi precedenti, ha detto Barnes.
«Ogni persona ha un livello oltre al quale non può più immagazzinare il grasso in modo sicuro all’interno del proprio corpo, che è determinato dalla genetica» ha osservato il primo autore dello studio Roy Taylor, professore di medicina e metabolismo all’Università di Newcastle nel Regno Unito. «Se non è più possibile immagazzinare altro grasso sotto la pelle, questo comincia ad accumularsi all’interno del fegato. Quando questo accade, un eccesso di grasso si distribuisce nel resto dell’organismo, pancreas compreso, e le cellule produttrici di insulina smettono di funzionare correttamente, innescando il diabete».
«Il diabete di tipo 2 si verifica nei soggetti suscettibili, ma solo quando il loro peso supera il livello che possono tollerare» ha aggiunto. «Non ci sono ancora test che possono indicare se è stata superata la soglia di grasso personale, ma alcuni indicatori ematici di stress nel grasso potrebbero un giorno rivelarsi un modo affidabile per misurare quella soglia».
Con la riduzione del volume di grasso nel fegato e nel pancreas sono diminuiti anche i livelli ematici di glucosio e sono aumentati i livelli di insulina. La glicemia a digiuno ha risposto rapidamente, con un miglioramento dell’emoglobina glicata (HbA1c) che è passata da 54 a 46 mmol/mol dopo 12 mesi. Anche la secrezione di insulina è migliorata, ma i livelli sono comunque rimasti inferiori a quelli del gruppo di controllo abbinato.
«Indipendentemente dal BMI, le persone a cui viene diagnosticato il diabete di tipo 2 hanno semplicemente più grasso all’interno del loro corpo di quanto ne possono tollerare. Il messaggio positivo è che le persone con un BMI inferiore a 27 hanno buone possibilità di remissione se riescono a perdere circa il 10% del loro peso iniziale» ha concluso Barnes. «Questi dati possono offrire un cambio di prospettiva nel nostro modo di pensare, per considerare la perdita di peso come una preziosa opzione terapeutica per le persone con un BMI più basso che ricevono una diagnosi di diabete di tipo 2».
Referenze
Taylor R et al. Abstract #255. Presented at: European Association for the Study of Diabetes Annual Meeting; Sept. 19-23, 2022; Stockholm (hybrid meeting).
da PHARMASTAR