Posso staccare il micro?
D: Gent.mo dott., db 1 da circa 30 anni uso attualmente microinfusore. Mi vergogno quasi di avere certi dubbi, ma essendo trascorsi tanti anni, essendo gradualmente passati a terapie nuove, si sono dimenticate le vecchie……….. vengo al dunque. La mia idea per il prossimo futuro, in vacanza al mare, sarebbe (e l’avevo già fatto ma non ho più la certezza di come) quella di usare ancora il micro tranne nel pomeriggio. Userei a questo punto, alle 13, actrapid, ma ha essa un effetto immediato o funziona da circa 30 minuti dalla sua infusione? E lo stesso effetto per quanto si protrae nel tempo, 3-4 ore o di più? Se così fosse infatti potrei ritornare alla humalog del microinfusore dalla cena, o comunque poco prima. Ricordo, ripeto che ogni tanto in passato ricorrevo a questo trucchetto, ma sinceramente non posseggo dati precisi circa l’utilizzo dell’actrapid tranne che dati offerti da tantissime misurazioni glicemiche personali . A che cosa potrei ricorrere? Tenga conto che l’esigenza di lasciare il micro non è tassativa. Generalmente lo trattengo, ma spesso, per i motivi più diversi, può essere utile ricorrere a somministrazioni di insulina “nurmali”. Vivamente ringrazio per eventuali sue risposte, correzioni o suggerimenti. In fede R. T. 59
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R: Gent.le Signora, le ricordo che può “staccare” il microinfusore per un paio di ore senza dovere ricorrere a somministrazioni extra di insulina. Le consiglio di utilizzarlo fino al bolo preprandiale di mezzogiorno ed eventualmente staccarlo ad esempio dalle 16.30 alle 18.30 (diciamo per il bagno ed un po’ di esposizione al sole). Naturalmente bisogna che si controlli perché è un approccio non proprio “ortodosso”. La actrapid “Novolet” è ancora in commercio. Cordialmente,
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Dott. Alberto M. Davalli Diabetologo – Endocrinologo Istituto Scientifico H San Raffaele Milano |