Diabete in Pillole – Covid-19 e diabete tipo 1, cosa fare e cosa non?

Lavorando in PS Pediatrico la percezione dell’aumento è netto. Dopo mesi di silenzio da parte del virus, il numero dei bambini positivi è tornato a salire. Sempre pochi sintomi, per fortuna.

Le seguenti sono le mie personali considerazioni sull’argomento.

1. Nell’ultimo periodo i numeri sono cresciuti. Nell’ultima settimana (rilevazione 8 settembre) i casi registrati sono aumentati del 43.4% (21.316). I morti 94 (+44.6%) e i ricoveri in terapia intensiva 10 (+25.6%). Certo non parliamo dei numeri dei periodi peggiori, ma non è un trend da sottovalutare. Se vaccinazioni e misure protettive sono stati il motivo per il contenimento della pandemia, il “liberatutti” a cui abbiamo assistito dal mese di giugno e le nuove varianti del virus, sono probabilmente responsabili della recrudescenza.

2. Il diabete è un fattore di rischio per morbilità e mortalità in caso di infezione da virus, anche se per ora questo, fortunatamente, non si è applicato ai pazienti in età pediatrica, che hanno avuto un decorso simile a quello dei coetanei non diabetici.

3. Il ministero della Salute ha appena rilasciato le raccomandazioni per i soggetti a rischio, fra cui le persone con diabete. È in via di approvazione EMA e AIFA (agenzie del farmaco europea e italiana) l’aggiornamento della vaccinazione anti Covid-19, che dovrebbe essere disponibile da metà ottobre. Parliamo del vaccino a mRNA e proteico, formulazione aggiornata alla variante XBB 1.5.

4. Relativamente alle tempistiche di somministrazione, si prevede la possibilità di una dose di richiamo a distanza di almeno 3 mesi dall’ultimo evento (ultima dose, a prescindere dal numero di richiami già effettuati o ultima infezione diagnosticata).

5. È previsto che i vaccini aggiornati si possano utilizzare anche per il ciclo primario. Sarà possibile la co-somministrazione con altri vaccini (in particolare antinfluenzale). In luoghi affollati raccomando l’uso della mascherina.