#ISPAD2023: giorno 1. La cronaca del Dr Andrea Scaramuzza
Si è aperto ieri a Rotterdam, in Olanda, il 49° Meeting della Società Internazionale di Diabetologia del Bambino e dell’Adolescente.
Dopo i saluti del Presidente David Maahs è stata la volta di Roman Hovorka, ingegnere e ‘padre’ del pancreas artificiale, nonché la mente che ha progettato l’algoritmo Cam APS Fx e che col suo lavoro ha permesso lo sviluppo di numerosi sistemi, molti dei quali sono attualmente sul mercato. L’occasione è stata il conferimento del Prize for Achievement, la più alta onorificenza data dalla società a uno dei suoi membri proprio per i risultati eccellenti raggiunti. Well deserved Roman! Il suo intervento ha ripercorso i passi principali che hanno portato ai giorni nostri, focalizzandosi in particolare sul sistema Ypsopump con Dexcom G6/Libre 3 e Cam APS Fx.
Sempre in seduta plenaria ha fatto seguito il simposio congiunto ISPAD/JDRF dedicato quest’anno allo Sviluppo Globale del Diabete Pediatrico: Cosa possono fare i membri ISPAD?
Si è cominciato con il JDRF Global Index, messo a punto da JDRF con l’aiuto di svariate organizzazioni fra cui ISPAD e che permette di stimare vari dati epidemiologici relativi al diabete tipo 1 paese per paese. Sono seguiti gli interventi di due organizzazioni che operano a livello internazionale per portare insulina e i presidi indispensabili nei paesi più poveri, e mi riferisco a CDiC e LFAC, sia dal punto di vista degli operatori coinvolti che dei fruitori finali, cioè le persone con diabete. Si sono susseguiti Tim Robinson di JDRF Australia, Rifatto Atun, dell’università di Harvard, Graham Ogle, Daniela Roja Jiménez, Jean Claude Mbanya e Abdul Basit.
Si è cominciato con il JDRF Global Index, messo a punto da JDRF con l’aiuto di svariate organizzazioni fra cui ISPAD e che permette di stimare vari dati epidemiologici relativi al diabete tipo 1 paese per paese. Sono seguiti gli interventi di due organizzazioni che operano a livello internazionale per portare insulina e i presidi indispensabili nei paesi più poveri, e mi riferisco a CDiC e LFAC, sia dal punto di vista degli operatori coinvolti che dei fruitori finali, cioè le persone con diabete. Si sono susseguiti Tim Robinson di JDRF Australia, Rifatto Atun, dell’università di Harvard, Graham Ogle, Daniela Roja Jiménez, Jean Claude Mbanya e Abdul Basit.
La sessione mattutina è terminata con due breaking news, i primi dati dello studio PROTECT pubblicati giusto ieri sul New England Journal of Medicine, una delle 3 più importanti riviste scientifiche internazionali (tornerò più tardi su questo argomento con la mia Pillola da #ispad2023), e lo screening nazionale per diabete tipo 1 e celiachia, legge del nostro Paese, primo al mondo a raggiungere questo risultato di prestigio. Ne ha parlato una giustamente emozionata Francesca Ulivi, orgogliosa di questo importante traguardo raggiunto.
Il programma è proseguito con un simposio su Diabete e Scuola, dove sono stati presentati un questionario preparato appositamente, le linee guida specifiche, le difficoltà che più spesso si incontrano ed, infine, le metriche dei bambini con un confronto scuola casa, impietoso con la scuola che si dimostra essere ambiente ‘stressante’ caratterizzato da performance peggiori.
In contemporanea si è svolto un simposio sulla nutrizione dove sono stati affrontati due argomenti importanti, alimentazione e sistemi automatici (il bolo prandiale resta ad oggi un obbligo imprescindibile) e l’alimentazione dell’atleta con diabete. Spazio anche ai disturbi del comportamento alimentare negli adolescenti, problema che sta purtroppo prendendo sempre più piede.
Come sempre molto interessanti le sessioni di comunicazioni orali, dove si è discusso di cure cliniche educazione e genetica, co-moderata da Agata Chobot, con, fra le altre, le presentazioni di Gianluca Tornese su una variante di diabete monogenico e Benedetta Dionisi che ha parlato del controllo glico-metabolico nei bambini con diabete, migranti residenti in Lombardia.
La mattina è terminata con un simposio sui problemi dermatologici dovuti all’uso della tecnologia, anche questo, problema che con il diffondersi dell’utilizzo di strumenti tecnologici, sta sempre più prendendo piede.
Nella pausa pranzo due sessioni sponsorizzate, una da Sanofi, dove si è parlato di prevenzione, screening e terapie complementari nel diabete tipo 1, grossomodo sulla falsariga di quanto già comunicato in mattinata (v. Pillola a parte), e una di Insulet in cui ovviamente si è parlato di Omnipod 5 di cui sono stati presentati alcuni dati clinici sovrapponibili ai precedenti. Del sistema e delle novità a riguardo ho già detto in una Pillola pubblicata ieri.
Nel pomeriggio interessante sessione congiunta ISPAD/ESPE in cui si è parlato di glucagone e del suo ruolo nel diabete tipo 1. La sua secrezione, sia pure parzialmente conservata, è ridotta nelle persone con diabete e questo ovviamente ne limita l’efficacia in caso di ipoglicemia, motivo per il quale è necessario intervenire dall’esterno assumendo glucosio. Si è parlato della sua complessa interconnessione con altri ormoni quali la somatostatina e il polipeptide pancreatico. E del possibile ruolo delle terapie aiutanti a base di peptidi analoghi al glucagone quali GLP-1.
Si è parlato anche di organizzazione sanitaria e del ruolo dei centri di diabetologia e della necessità di centralizzare in centri di dimensione adeguata a fornire tutte le figure professionali necessarie ai pazienti, a scapito dei centri piccoli, spesso sguarniti e meno efficaci nel fornire le risposte di cui i pazienti hanno bisogno.
Ancora comunicazioni orali con una bella sessione moderata egregiamente da Davide Tinti e Valentina Tiberi dedicata alle complicanze e alle patologie associate, nella quale Francesca Di Candia ha parlato dell’associazione fra emoglobina glicata e anticorpi anti transglutaminasi nei bambini con diabete tipo 1 e celiachia all’esordio, mentre Claudia Piona ci ha raccontato di come la variabilità glicemica e il tempo in range possano influire sul rischio di sovrappeso e livelli di colesterolo LDL nei bambini con diabete.
Tanta Italia quest’anno ad #ispad2023 e tanti giovani! Italia che con 60 partecipanti è il terzo paese per numerosità che partecipa al convegno.
Tanta Italia quest’anno ad #ispad2023 e tanti giovani! Italia che con 60 partecipanti è il terzo paese per numerosità che partecipa al convegno.
Infine c’è stato spazio anche per sottolineare l’importanza che dovrebbe avere la figura dello psicologo nel team diabetologico e di quali possano essere le strategie efficaci per dotarsi di questa figura ormai davvero indispensabile per una gestione ottimale dei piccoli pazienti con diabete.
La giornata si è chiusa con la cerimonia di inaugurazione dove alcuni bambini, genitori e personale sanitario della associazione Stichting Kinder Diabetes hanno raccontato la loro esperienza e le tante attività svolte e un gruppo di giovanissimi musicisti ci ha piacevolmente intrattenuto con musica di ottimo livello.
A domani per la cronaca della seconda giornata.
Dr Andrea Scaramuzza
Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona