La diabetologia italiana fa scuola in Europa, AMD “esporta” gli Annali: WHO e IDF studiano il suo modello di misurazione dell’assistenza

L’Associazione Medici Diabetologi compie 50 anni e, in occasione del XII Convegno di Fondazione AMD in corso a Roma fino a domani, celebra le sue cinque decadi di storia con l’avvio di una partnership internazionale al fianco di World Health Organization (WHO) – Europe e International Diabetes Federation (IDF) – Europe per migliorare la gestione del diabete nel Vecchio Continente. Fulcro della collaborazione, individuare metodi efficaci per misurare l’assistenza diabetologica nei diversi Paesi europei. Gli “Annali”, storica indagine condotta periodicamente da AMD per fotografare la qualità delle cure erogate in Italia alle persone con diabete, hanno destato l’interesse degli esperti WHO e IDF intervenuti al Convegno per conoscere più da vicino il funzionamento di questo sistema di monitoraggio e valutarne l’applicabilità all’estero. I risultati dell’ultima edizione degli Annali saranno presentati ufficialmente giovedì 23 maggio presso l’Auditorium Cosimo Piccino del Ministero della Salute, in Lungotevere Ripa 1.

“In questi 50 anni la nostra Associazione ha saputo rispondere alle diverse sfide che i cambiamenti della società e l’evoluzione della diabetologia ci hanno posto, ma è anche stata in grado di influenzare quest’evoluzione, portando continua innovazione”, dichiara Riccardo Candido, Presidente AMD che ha aperto i lavori del Convegno. “Abbiamo sviluppato una grande esperienza nella raccolta del dato che ha permesso agli Annali AMD di diventare una ‘best practice’ da esportare fuori dai confini nazionali. Misurare e analizzare le performance delle strutture di diabetologia non è una questione solo per addetti ai lavori, assume importanza anche per le persone con diabete, perché permette di capire se il sistema sanitario stia o meno offrendo loro la migliore assistenza possibile”.

La Dichiarazione 2023 di Belgrado sull’accelerazione verso un’adeguata prevenzione, diagnosi e cura del diabete ha ribadito una serie di obiettivi che i Paesi europei si sono impegnati a raggiungere. Ciononostante, tali obiettivi risultano ancora disattesi, dal momento che le persone con diabete nella Regione europea dell’OMS continuano ad aumentare. Secondo IDF, un terzo non viene diagnosticato e fino alla metà non raggiunge gli obiettivi terapeutici. Urgono quindi sistemi per analizzare i nodi dell’assistenza ma molti Paesi ne sono sprovvisti. Per questo gli Annali hanno suscitato l’interesse di WHO Europe e IDF Europe, con i quali AMD ha avviato un percorso di collaborazione, sancito ufficialmente da un simposio congiunto all’interno del Convegno in corso.

Durante l’evento romano, gli esperti AMD fanno il punto anche sulle profonde trasformazioni che stanno investendo l’universo diabete. “Oggi l’innovazione corre su più fronti”, spiega Graziano Di Cianni, Presidente di Fondazione AMD. “Non solo quello farmacologico, con le molecole salite di recente agli onori della cronaca per via della loro efficacia nella riduzione del peso e impiegati per la cura dell’obesità; non solo quello della tecnologia, con le novità che ogni giorno si susseguono per quanto concerne sensori per il monitoraggio in continuo del glucosio, microinfusori di insulina e sistemi integrati. L’innovazione è anche organizzativa. Grazie alla digitalizzazione, alla telemedicina e al teleconsulto si stanno profilando scenari in cui sarà possibile, ad esempio, caricare i dati della glicemia, rilevati dai sensori, direttamente sul proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, mettendoli a disposizione del medico di famiglia o dello specialista. Per noi medici sarà più semplice raggiungere alcune particolari categorie di pazienti, come i residenti in RSA o la popolazione carceraria”.

“Poi c’è il grande capitolo dell’Intelligenza Artificiale – aggiunge l’esperto – dove i dati giocano un ruolo chiave. Grazie agli ‘Annali’ che rappresentato un patrimonio immenso di dati, abbiamo da poco definito un protocollo di studio per testare l’utilizzo di un algoritmo, basato proprio sul nostro database, che consentirà al diabetologo di individuare precocemente tra i suoi pazienti quelli più a rischio di andare incontro a complicanze”.

Il Convegno della Fondazione AMD è da sempre un appuntamento in cui i gruppi di studio societari e intersocietari, le sezioni regionali, i comitati scientifico, didattico ed editoriale e i board editoriali condividono le loro iniziative. Oltre a permette il confronto sulle più recenti innovazioni in ambito clinico-terapeutico e di ricerca scientifica, la tre giorni è anche un’occasione di dialogo con le Istituzioni, gli altri Specialisti, la Medicina Generale e le Persone con diabete su temi quali la riorganizzazione dell’assistenza nell’ambito del diabete e multicronicità, la prevenzione e la presa in cura multiprofessionale e multidisciplinare. Infine, per i giovani diabetologi, sono previste sessioni clinico-pratiche condotte da esperti nei diversi settori delle complicanze croniche del diabete.

 

 

da Pharmastar