Influenza A, la pandemia si diffonde rapidamente
Prosegue l’appuntamento settimanale con il dott. Michele Lagioia, specialista in Igiene e Medicina Preventiva e vice-direttore sanitario di Humanitas. Obiettivo, fare il punto su alcuni temi trattati dai media per capire meglio qual è, allo stato attuale, la situazione dell’influenza a/H1N1.
Una diffusione più rapida del previsto
La percezione comune, nelle ultime due settimane, era quella di molti bambini ammalati, a letto con l’influenza. “Il grafico reso noto dalla Regione Lombardia a fine della scorsa settimana – spiega il dott. Lagioia – traduce questa sensazione in cifre. Confrontando la curva della 42esima settimana del 2008 con la stessa settimana del 2009, in cui è presente il virus A/H1N1, la linea gialla e quella blu evidenziano come nei bambini fra 0 e 4 anni e fra i 4 e i 14 anni l’incidenza relativa dell’influenza (ossia il numero di casi rilevati dalla rete di monitoraggio ogni 1.000 abitanti) sia da 6 a 9 volte maggiore. Una differenza meno evidente nel resto della popolazione, dove comunque il numero dei casi è circa doppio.
Si conferma, tuttavia, anche il quadro clinico non severo dell’influenza A/H1N1: non si hanno infatti notizie di un’ospedalizzazione consistente di casi pediatrici.
Con tutta probabilità, da ora in poi la diffusione del virus non potrà che aumentare. Inevitabilmente, quindi, l’incidenza della malattia nella popolazione fra i 5 e i 56 anni inizierà ad impattare sulle dinamiche lavorative. Data la sorprendente rapidità di diffusione del virus A/H1N1 osservata ultimamente (ricordiamo infatti che l’Istituto Superiore di Sanità prevedeva il picco massimo a dicembre), di certo anche a causa del rapido abbassamento delle temperature, diventa sempre più critica la tempestività della campagna vaccinale per poter beneficiare di un’arma di prevenzione efficace e sicura. Il vaccino antipandemico, infatti, garantisce l’80-90% di immunizzazione e i suoi effetti collaterali testati sono molto bassi”.