Vaccino contro l’Influenza A: i miti da sfatare
Intanto il virus H1N1 si diffonde anche tra gli adulti. Facciamo chiarezza su alcuni temi alla ribalta delle cronache con l’aiuto del dott. Michele Lagioia, vicedirettore sanitario di Humanitas.
Cresce l’incidenza della pandemia, anche tra la popolazione adulta. E nelle prossime settimane dovremo fare i conti anche con il virus dell’influenza stagionale. A questo punto è comunque utile vaccinarsi?
Prosegue l’appuntamento settimanale con il dott. Michele Lagioia, specialista in Igiene e Medicina Preventiva e vice-direttore sanitario di Humanitas. Obiettivo, fare il punto su alcuni temi trattati dai media per capire meglio qual è, allo stato attuale, la situazione dell’influenza a/H1N1.
Più colpiti bambini e ragazzi fra i 5 e i 14 anni
La pandemia cresce. “Il grafico reso noto dalla Regione Lombardia a fine della scorsa settimana – spiega il dott. Lagioia – mostra per la 43esima settimana differenze significative rispetto al periodo precedente. Continua a crescere la linea gialla, quella dei casi nella fascia d’età fra 0 e 4 anni (da 8 a 12 casi per 1.000 assistiti) ma diventa predominante la linea blu (dai 5 ai 14 anni d’età), con una crescita del 300% (da 6 a 18 casi ogni 1.000 assistiti). Molto significativo anche il fatto che la curva totale sia triplicata: la pandemia si sta diffondendo rapidamente, e il virus A/H1N1 conferma la sua alta contagiosità.
Cresce anche l’impatto della nuova influenza sul mondo ospedaliero: si registra infatti un aumento dei ricoveri sulla base dei casi osservati nei pronto Soccorso, il che significa che si iniziano ad osservare quadri clinici più severi legati a questo virus.
E’ facile prevedere che, nelle prossime settimane, l’impatto sulla popolazione adulta crescerà, arrivando a dati simili a quelli registrati per l’età pediatrica. Inoltre, inevitabilmente al virus A/H1N1 si sommerà a quello dell’influenza stagionale: per il mondo assistenziale sarà una sfida importante”.
Il vaccino rimane un’arma fondamentale
Il rischio che la campagna vaccinale non arrivi in tempo a coprire la popolazione pediatrica è ormai un dato di fatto. “Il ritmo di diffusione dell’epidemia – spiega Michele Lagioia – è stato più rapido del previsto, e la maggior parte dei bambini ha, ad oggi, già contratto la Nuova Influenza.
Tuttavia il vaccino rimane un presidio fondamentale per le persone delle categorie considerate ‘a rischio’ ma anche per tutti gli altri, come barriera contro la trasmissione del virus. Il vaccino antipandemico, infatti, rimane l’unica arma di prevenzione efficace e sicura: garantisce l’80-90% di immunizzazione e i suoi effetti collaterali testati sono molto bassi”.
I falsi miti del vaccino
Il vaccino è sicuro: VERO
Il Focetria è stato approvato prima dalla FDA e quindi dalla EMEA (agenzia europea valutazione medicinali), dopo gli stessi trial clinici di approvazione dei vaccini anti influenzali stagionali. Non è quindi un farmaco sperimentale, ma è assolutamente sicuro.
Il vaccino è rischioso perché contiene adiuvanti pericolosi (in grado di provocare malattie neurologiche): FALSO
L’adiuvante MF59 inserito nel vaccino e contenente squalene è stato definito dall’EMEA ragionevolmente sicuro anche in bambini e giovani adulti. Lo stesso adiuvante è usato dal 1997 in più di 45 milioni di dosi di vaccino anti influenzale stagionale
Il vaccino è rischioso perché contiene mercurio (thimerosal): FALSO
Il mercurio viene impiegato come stabilizzante, da decine di anni, in centinaia di milioni di dosi di vaccino influenzale stagionale.