Con un pugno di noci: 67 grammi di frutta secca controllano il colesterolo
Poco più di un pugno di frutta secca al giorno per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue: noci, mandorle, nocciole e pistacchi sono infatti in grado di “abbassare il colesterolo e modificare i livelli di lipoproteine nel sangue, elementi cardine per prevenire e trattare la malattia coronarica”, come spiegano gli autori dello studio. La conferma delle proprietà anti-colesterolo della frutta con guscio arriva da una ricerca californiana della Loma Linda University pubblicata su Archives of Internal Medicine, realizzata analizzando e incrociando i risultati di 25 studi diversi, da cui emerge che per far sì che l`organismo possa beneficiare di noci e affini la quantità giusta da consumarne quotidianamente è 67 grammi, e la “speciale cura” funziona meglio per i soggetti che hanno alti livelli di colesterolo cattivo e un indice di massa corporea nella media.
Joan Sabaté e colleghi hanno incrociato i dati di 25 studi coinvolgendo 583 uomini e donne con diversi livelli di colesterolo a cui sono stati fatti consumare, ogni giorno, 67 grammi di frutta con guscio per capire se i loro livelli di colesterolo nel sangue subivano qualche variazione. I risultati sono stati confrontati con quelli di un gruppo di controllo a cui non era stata somministrata la frutta secca. Nocciole, noci o mandorle non fa differenza: la frutta secca, spiegano i ricercatori, è ricca di proteine vegetali, grassi insaturi, fibra alimentare, minerali, vitamine e altri composti come i fitosteroli – molecole di natura sterolica presenti nelle piante capaci di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue – e gli antiossidanti.
Il gruppo sotto esame ha fatto registrare, grazie al consumo di noci e affini, una riduzione media del 5% della concentrazione di colesterolo totale e una riduzione del 7,4% delle lipoproteine a bassa densità (LDL o “colesterolo cattivo”). I soggetti con trigliceridi elevati – almeno 150 milligrammi per decilitro – hanno inoltre visto diminuirne i valori, in media, del 10,2%.
“Diversi tipi di frutta secca hanno avuto effetti simili sui livelli di lipidi nel sangue – scrivono gli autori – e gli effetti ipolipemizzanti erano maggiori nei soggetti con alti livelli di colesterolo cattivo e un indice di massa corporea nella media”.
di Miriam Cesta