L’ictus è prevedibile in persone con diabete di tipo 2
Il risultato di una ricerca italo-scozzese coordinato da Roberto Pola, ricercatore dell’Istituto di Medicina Interna e Geriatria dell’Universita’ Cattolica-Policlinico ‘A. Gemelli’ di Roma, mette in luce una scoperta molto interessante che riguarda i pazienti affetti da diabete di tipo 2.
In questi pazienti sarebbe presente un profilo genetico in grado di predire il rischio dello sviluppo di un ictus ischemico nell’arco di sei anni.
Il profilo genetico in questione sarebbe costituito dalla combinazione di polimorfismi di 5 geni infiammatori (Interleuchina-6, ICAM-1, MCP-1, E-selectina e MMP-3).
Più mutazioni presenta il singolo paziente (da 0 a 5) più aumenta progressivamente il rischio di ictus.
Ad esempio chi ne possiede almeno 4, presenta un’incidenza di ictus ischemico superiore di 10 volte a chi non ne possiede nemmeno uno.
“E’ importante sottolineare – asserisce il ricercatore della Cattolica di Roma – che nessuno di questi 5 polimorfismi e’ in grado di predire il rischio di ictus quando analizzato da solo. E’ soltanto la particolare combinazione di questi 5 polimorfismi genici, che conferisce l’aumentato rischio di ictus nei pazienti diabetici“.
(Agi Salute)