Effetto della vitamina B1 e del suo derivato benfotiamina
D:
Sono la mamma di un ragazzo diabetico e mentre navigavo in Internet, alla ricerca di novità e aggiornamenti, ho trovato sul sito italiasalute.leonardo.it la seguente notizia: “Un derivato sintetico della vitamina B1, la benfotiamina, si promette efficace nel prevenire le complicazioni associate al diabete. Lo rivela uno studio statunitense condotto sul ratto e pubblicato su ‘Nature Medicine’, secondo cui la benfotiamina puo’ evitare l’insorgenza della retinopatia diabetica, una delle prime cause di cecita’ nei pazienti adulti. Il derivato della vitamina B1, spiegano infatti gli autori, impedisce che le disfunzioni nel metabolismo degli zuccheri creino sostanze tossiche dannose per la retina e altri tessuti.
Michael Brownlee del Diabetes Research Center dell’Albert Einstein College of Medicine di New York ha integrato con la benfotiamina la dieta di un campione di ratti diabetici. Dopo 9 mesi le osservazioni hanno indicato che il trattamento aveva bloccato le principali complicanze normalmente legate all’iperglicemia diabetica ed era riuscito a prevenire la degenerazione della retina. Un’analisi piu’ approfondita ha infatti rivelato che, in presenza di alti livelli ematici di zucchero, le cellule producono i triosofosfati, molecole che si accumulano nell’organismo e finiscono per danneggiare i tessuti. La benfotiamina, invece, attiva un enzima (la transchetolasi) che agisce sul metabolismo degli zuccheri ‘orientandolo’ verso la produzione di molecole simili ai triosofosfati ma innocue (i pentosifosfati). I ricercatori spiegano che la scoperta, oltre a suggerire un trattamento preventivo a base di benfotiamina per le complicazioni diabetiche, ha anche permesso di comprendere meglio i meccanismi con cui l’iperglicemia danneggia occhi, reni, nervi e altri tessuti. “
Cosa c’è di vero in tutto questo? Vi sarei molto grata ricevere notizie in merito.
Grazie da una mamma che non si arrende mai!!
R:
Gentile Signora,
i dati riportati dalla letteratura sull’effetto della vitamina B1 e del suo derivato benfotiamina sono molto promettenti e riguardano in generale la prevenzione delle complicanze microvascolari del diabete, ma anche un effetto positivo sull’assetto lipidico.
Ad oggi però gli studi sono stati condotti o in vitro sulle cellule della retina oppure sul modello animale e non sull’uomo, per cui non è possible trarre delle conclusioni definitive e sono necessari studi sull’uomo per confermare questi effetti.
E’ comunque importante sottolineare che ciò che deve essere evitata è l’iperglicemia cronica per avere la prevenzione o un rallentamento della comparsa delle complcanze , e quindi bisogna agire sul compenso glicemico, mantenendolo ottimale con i presidi terapeutici a nostra disposizione.
Cordiali saluti
Dr Emanuela Orsi
Responsabile del Servizio di Diabetologia ed Obesità presso l’U.O. di Endocrinologia e Diabetologia della Fondazione Policlinico IRCCS di Milano