Regione Puglia e diabete: medici e pazienti in rivolta
Fa discutere un accordo siglato dalla Regione Puglia e Federfarma per quanto riguarda la fornitura di ausili e di presidi diagnostici per i diabetici. Secondo l’accordo le farmacie convenzionate, sulla base di disponibilità di magazzino, possono non tenere conto della prescrizione di nomi commerciali o di aziende produttrici nella fornitura di strisce reattive, di aghi, di siringhe per l’insulina, di lancette pungi dito.
In una lettera indirizzata all’assessore alla sanità, Tommaso Fiore, le associazioni di medici diabetologi, AMD e SID, hanno contestato fermamente il documento. “Le società scientifiche di diabetologia italiane – si legge nella lettera – chiedono con forza la revoca immediata di questa disposizione amministrativa che ridimensiona il ruolo del medico specialista e del team diabetologico e svilisce il significato clinico della procedura dell’automonitoraggio glicemico, in palese negazione con quanto disposto dalla legge 115 del 16 marzo 1987 ‘Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito’ ”.
Viva preoccupazione espressa anche dalla Federazione Nazionale Diabete Giovanile che rappresenta circa 20.000 bambini con diabete. “Riteniamo un attentato l’accordo posto in essere della Regione Puglia sul diritto alla salute dei bambini e giovani con diabete – ha dichiarato il presidente, Antonio Cabras – perché da oltre quaranta anni nel nostro paese si sono evidenziati i benefici dell’autocontrollo che si possono avere solo attraverso un ottimale rapporto medico paziente. Non certo con il farmacista, ma col Servizio di Diabetologia Pediatrica si possono vedere i benefici sanitari a medio e a lungo termine, quali l’allontanamento delle temibili complicanze come la retinopatia o la nefropatia. Non si può rimanere in silenzio di fronte a decisioni prese solo su base economica. Chiediamo urgentemente la revoca di tale accordo – ha concluso Cabras – e un incontro per definire un protocollo regionale per la distribuzione dei presidi.”