“Vedrai, avrai una nuova vita, rinascerai!!!”
Gent.ma Dr.ssa D’onofrio, Il medico che mi ha tenuto sotto controllo tutti questi anni, ha sempre riconosciuto la grande professionalità e competenza del Prof. Bolli, e mi ha anche sempre ricordato che grazie a lui sono riuscito a rimanere fuori dalla dialisi per tanti anni. Da circa 5 anni però, il valore della creatinina (che si è mantenuto stabile per tantissimo tempo a circa 3 mg/dl) è incominciato a crescere, ma non in maniera veloce. Lo scorso anno, ho incominciato gli esami per poter essere ammesso in lista d’attesa per il doppio trapianto, in una delle strutture pubbliche italiane, dove sono stato in campana per tanti mesi, espletando pochi esami importanti, pur essendomi ricoverato. Dopo tanti rimandi di ricovero e, soldi persi per mancata partenza con gli aerei, mi sono deciso a scrivere una mail al Prof. Boggi (cosa ti riserva il caso, due nomi quasi identici), il quale dopo un giorno mi risponde che mi aspettava a Pisa per gli ultimi controlli, e la firma (se tutto fosse stato a bene) sulla lista d’attesa. Il 25 giugno di quest’anno mi ricovero a Pisa, effettuo la TAC addominale e la coronarografia, che danno esito negativo. In quel momento mi cade addosso uno di quei massi come quelli che riceve nel cartone animato il povero Willy Coyote nella eterna sfida con Bip-Bip la gazzella super veloce. Ci penso solo un attimo, dico va bene, ci stò!!! Operatemi quando siete pronti, nel frattempo avviso i miei familiari che sto per andare in sala operatoria nel giro di poche ore. Forse è l’incoscienza di non aver mai subito un intervento chirurgico, forse il pensiero che eliminerò le ipoglicemie notturne e le iniezioni di insulina, forse perchè mio figlio di 9 anni non mi vedrà mai più con una crisi ipoglicemica (non riuscivo più a sentirla se non quando scendeva a valori di 0,15-0,10 mg/dl). Alle ore 17,00 del 5/7/06 mi comunicano che entro le ore 6,00 del 6/7/06, mi operano. Sono tranquillo, dormo con il camice verde della sala operatoria, ma riposo bene. Mi risveglio dopo 5 minuti… è possibile??? No che non è possibile, c’è l’anestesista che mi prende a schiaffi perchè dovevo svegliarmi. Il post-operatorio si rivela più duro del previsto! Nel giro di 20gg mi riportano in sala operatoria per versamenti che si sono creati altre 2 volte. Non è stato, e so che non sarà facile uscire dal post-operatorio, ma ce la stò mettendo tutta per farcela. Vorrei solo dire a chi avrà la pazienza di leggere questa mia lettera (se verrà pubblicata), di non disperare per il proprio difetto (già il diabete è solo un difetto!! E’ un brutto scherzo di madre natura), di lottare sempre e farsi aiutare da queste grandi persone che abbiamo in Italia. Io non smetterò mai di ringraziare il Prof. Boggi, ma anche il Prof. Bolli, e non per ultimo, quella grande persona che in un atto di estremo amore mi ha fatto rivivere con la donazione dei propri organi, pur nella consapevolezza di non poter più vivere la sua vita, accanto ai suoi cari, ai suoi affetti, al suo mondo. Ai parenti di questa persona, che non conosco e non so chi siano, dico solo di pensare che il proprio caro vive ancora, anche se in parte, e che sarà sempre nel mio cuore e nelle mie preghiere. Ora la lascio, mi sono commosso a scrivere tutto ciò, non ce la faccio a continuare, sto piangendo come un bambino…si può a quasi 50 anni? Un saluto e un abbraccio a tutti ps: Un ringraziamento a tutti i medici chirurghi del reparto: al Prof. Pietrabissa, al Dott. Vistoli, al Dott. Del Chiaro, al dott. Moretto, alla Dott.ssa De Lio, a tutti gli anestesisti (sicuramente ne dimentico qualcuno); e per ultimi, ma non meno importanti, ma solo perchè li ho conosciuti dopo il trapianto (cioè durante il 2° ricovero), i medici nefrologi; il Prof. Rizzo, la Dott.ssa Paleologo, la Dott.ssa Bianchi, il Dott. Barsotti, la Dott.ssa Giannarelli (sinceramente non ricordo il nome di un’ altra Dott.ssa). |
31 ottobre 2006 |