Valori notturni ingestibili

D:

Caro dottor Viscardi,

sono il papà di una bambina di 10 anni, diabetica da circa 6 mesi.
Le sue glicemie sono generalmente buone per tutta la giornata, senza po serie, risultati ottenuti per ora con poca insulina (Humalog 1-2 U
+ 3-4U + 2-3U + Lantus ore 22 5U), e anche la glicata è buona (all’esordio 10,7, a giugno 7,2 , il 23 agosto 6.0).
Le scrivo perché nel corso dei mesi i valori notturni (ore 3) della licemia di mia figlia sono radicalmente cambiati: all’inizio erano circa 90-110; poi, dopo qualche mese, sono passati a 110-130; poi per un po’ ho diradato i controlli, ma qualche giorno fa ho riscontrato un 178, poi un 130 e ieri ancora 168. Alle 2 di notte sono anche più alti (fino a 200-210). I valori al momento di coricarsi sono invece normali (100-120) e così pure al risveglio (tra 80
e 115). Il diabetologo ci ha detto che il fenomeno potrebbe essere dovuto al fatto che la glargine comincia a fare effetto solo dopo alcune ore, che sembrano restare scoperte (ma perché prima non accadeva?).
Ci ha detto quindi che la soluzione potrebbe essere il micro (che dovremmo avere a gennaio).
Nel frattempo ha consigliato di provare ad anticipare lantus all’ora di cena (19,30-20,00). In questo modo è però accaduto che il problema del picco iperglicemico si è spostato verso le 23 (mentre alle 2 di notte il valore è ottimo). Per non avere un picco alle 23 devo dare mezza unità in più di lispro a
cena, col rischio però di qualche ipo. Insomma, secondo lei cosa sta succedendo? La Lantus non dovrebbe trascinare il valore che trova dopo cena fin verso il mattino? Cosa posso fare secondo Lei?
La ringrazio per la cortesia (purtroppo nella chat del 2 ottobre la mia domanda -chicco- è rimasta inevasa) e attendo con fiducia un suo parere.
Cordialmente

A M

 

R:

Innanzitutto mi scuso per non averLe risposto in chat. Non era mia intenzione, ma tra tante domande, graditissime!!!, non sempre riesco a stare ai ritmi di risposta veloce e puo’ essere che qualcosa mi sfugga senza rendermene conto. Le assicuro che ci metto tutto il mio impegno!
Nel caso specifico, la situazione notturna di sua figlia mi capita di vederla anche in altri ragazzi. La lantus ha poco picco per cui potrebbe avre difficolta’ a controllare eventuali variazioni iperglicemiche notturne. Mi sembra di capire che non ci siano molti spazi per aumentare la dose in quanto al mattino arrivate perfetti.
Tentativi di anticipare non hanno dati risultati attesi. Sarebbe interessante monitorare con un sensore glicemico in continuo la reale situazione dell’andamento glicemico della notte per avere una piu’ chiara idea della situazione. Bisognerebbe anche verificare se si tratta di una situazione momentanea o ormai persistente. La proposta del microinfusore parte dal presupposto di poter impostare diversi ritmi basali in base alle esigenze di profilo glicemico cosa non ottenibile con lantus ovviamente, potendo dare una risposta quindi alle sue esigenze. Ne discuta attentamente con il suo diabetologo.
Questa nuova strategia terapeutica è vantaggiosa si ma deve trovare da entrambe le parti motivazione, responsabilita’ e impegno gestionale.
Cordialita’

Matteo Viscardi