Neuropatia Diabetica
D:
Sono diabetico insulino-dipendente da 42 anni, ma di recente mi è insorto il disturbo in oggetto. Io lo sto trattando con Voltaren Emulgel. Secondo il Prof. Bandiera (Direttore scuola di chirurgia vascolare all’Universitè di Tor Vergatadi Roma) il flusso del sangue è regolare.Ho anche una discreta sensibilità elle dette dita dei piedi. Io sto trattando localmente con Voltaren Emuulgel, ritenendolo un anti infiammatorio. C’è un trattamento locale migliore? Esiste altro farmaco da utilizzare all’uopo? Io mi sono laureato in chimica organica biologica alla Sapienza di Roma tanti anni fa e pertanto mi rivolgo a Voi, che ritengo state i più esperti. Grazie Ossequi.
V. G.
R:
Buongiorno,
se la diagnosi di neuropatia diabetica è corretta il trattamento ideale prevede:
– ottimizzazione del compenso glicemico
– terapia anti-ossidante con acido alfa-lipoico (nome commerciale Neulenic, tiobec, ed altri)
(per inciso, faccia molta attenzione ai piedi ed alle calzature per non procurarsi lesioni)
Questo trattamento agisce sulle cause ma non sui sintomi, per i dolori i farmaci di scelta sono in ordine
– pregabalin (nome commerciale lyrica) iniziando con 75 mg ogni 12 ore e se non bastasse aumentando la dose fino a 150 mg ogni 12 ore. Bisogna comunque aspettare almeno un settimana prima di ottenere dei risultati significativi. L’effetto collaterale maggiore è la sonnolenza che però si riduce fino quasi a scomparire con l’uso
– prima del pregabalin si usava il gabapentin (che ha lo stesso meccanismo di azione)
– in alternativa o talvolta associato ad uno dei farmaci precedenti si può associare Amitriptilina
– in caso di insuccesso dei farmaci citati sopra ne esistono molti altri tra i quali alcuni nuovi e promettenti (per adesso però non mi pare sia il caso di parlarne)
Queste terapie vanno continuate per almeno 6 mesi un anno poi si può valutare la progressiva diminuzione del dosaggio e la sospensione (se nel frattempo si è ottenuta la normalizzazione del compenso glicemico).
Ovviamente prima di iniziare ogni tipo di terapia ne parli con il suo medico di base e/o con il suo diabetologo che la conoscono bene.
Cordialmente,
A. Davalli
Diabetologo – Endocrinologo
Istituto Scientifico H San Raffaele
Milano