Prevenire il diabete 2 con una corretta alimentazione
D:
Gentile Dottoressa, le scrivo per chiedere un consiglio.
Sono affetta da insulino resistenza e ovaio policistico.
Verrò a breve trattata con metformina e mi è stato inoltre consigliato di modificare la mia dieta in modo da prevenire l’insorgenza del diabete tipo II e favorire le mie condizioni di salute in generale, nonchè aiutare il funzionamento della metformina.
Purtroppo io sono totalmente ignorante in materia di diete e non ho la più pallida idea di come dovrei alimentarmi. Cosa mi consiglia di fare?
La ringrazio per l’attenzione
Saluti
S.
R:
Cara S.,
molti sono gli studi indicanti che un aumento della sensibilità insulinica, ottenibile con farmaci (metformina), la perdita di peso, e l’aumento dell’attività fisica possono rappresentare meccanismi attraverso cui si previene Il Diabete mellito di tipo 2.
Quindi controlli il suo peso regolarmente e richieda al medico o ad un dietista di calcolarle l’Indice di Massa Corporea per sapere se deve perdere, mantenere o acquisire peso (se non disponibili mi faccia conoscere il suo peso e altezza).
E poi si muova: mettersi in movimento conta, quasi come mangiare con oculatezza.
Perché, la dieta da sola non è sufficiente a mantenere sotto controllo il diabete, ma deve essere associata ad una regolare attività fisica (due ore e mezza di esercizio fisico moderato la settimana, sotto forma di jogging, nuoto, o camminata a passo veloce).
Sul fronte dell’alimentazione gli esperti consigliano di limitare i grassi, controllare le proteine, consumare molta frutta e verdura, e per quanto riguarda i carboidrati il principio sostanziale da rispettare è la somma dei carboidrati assunti, e non la loro origine. L’eccesso di proteine inoltre, spesso sostituite ai carboidrati, lungamente non è utile all’organismo del diabetico, ma anzi può affaticarne la funzionalità renale.
Premesso ciò PREFERISCA:
Cereali – Pasta e cereali i integrali (avena, orzo perlato), preferibili rispetto al pane o al riso per il più basso Indice Glicemico, sono ricchi di zuccheri complessi e fibre e
vengono assorbiti lentamente. Devono rappresentare la principale risorsa energetica e l’elemento più importante del pasto.
Legumi- Fagioli, lenticchie, piselli, ceci, fave e soia contengono fibre e proteine di valore pari a quello delle carni, ma non contengono grassi. Sono alimenti da favorire anche per il loro effetto saziante. Possono essere aggiunti di spezie o uniti ai cereali in piatti unici.
Ortaggi – alimenti ricchi di fibre e vitamine ma poveri di zuccheri e calorie, tanto che possono essere assunti senza tener conto della quantità.. Insalate, zucchine, carote, pomodori, melanzane, peperoni, bieta, spinaci, cicoria., cetrioli, vanno quindi assunti crudi e cotti, nella quantità di 2 o 3 porzioni al giorno.
Frutta – Ricca di fibre e vitamine contiene una certa quantità di zucchero. Piuttosto che uva, cachi, fichi, banane e frutti esotici meglio scegliere la frutta con meno zucchero: pere, mele, agrumi, melone, cocomero, frutti di bosco, kiwi, fragole, ciliegie, susine, ananas, ed ove possibile, mangiarla con la buccia.
Acqua- almeno lt. 1,5 al giorno.
RIDUCA l’assunzione di:
Carne –può essere tranquillamente alternata al pesce o ai legumi. Il “secondo di carne” non è indispensabile ad ogni pasto ed ogni giorno.
Salumi – quelli più grassi (salame, mortadella, cotechino) andrebbero consumati raramente, orientando invece le scelte su prosciutto crudo (eliminando le parti grasse), cotto o bresaola, ricordando che rappresentano un”secondo”piatto a tutti gli effetti.
Uova e derivati – dovrebbero essere consumate due volte la settimana, in sostituzione e non in aggiunta a carni e formaggi, ricordando che sono presenti anche come ingrediente in salse (maionese) e dolci.
Latte e derivati – fondamentale nella crescita, principale fonte di calcio, il latte va considerato come alimento, e non come bevanda, perché contenente tutti i principi nutritivi. I formaggi sono più ricchi di grassi, proteine e sale rispetto al latte. Rappresentano un’alternativa al secondo piatto, a patto che vengano assunti 2 volte la settimana in quantità limitata (60 gr.) e non da aggiungere alla fine del pasto. Quelli freschi e semigrassi (mozzarella, quartirolo e certosino) andrebbero preferiti a quelli grassi (emmenthal, gorgonzola, fontina, taleggio, grana).
Bevande – sono da sconsigliare oltre alle comuni bibite, tutte quelle dolcificate abbondantemente, anche succhi o spremute di frutta alle quali si deve preferire la frutta fresca, per la presenza di fibra e per il maggior effetto saziante.
Sperando di esserle stata d’aiuto Le invio cordiali saluti
Daniela Capezzali
Coordinatore C.L. Dietistica
Dipartimento di Medicina Interna
Università degli Studi di Perugia