Donazioni e Trapianti: una lieve ripresa della crescita dei donatori nel 2008

Il Report annuale sull’attività di donazione e trapianto elaborato dal Centro Nazionale Trapianti ha rilevato, dopo un periodo di leggera flessione, una lieve ripresa della crescita dei donatori nel 2008. L’aumento non ha avuto, tuttavia, un immediato riscontro nel numero degli interventi di trapianto che, invece, subiscono un calo dovuto ad un insieme di fattori: un progressivo innalzamento degli standard di sicurezza nella valutazione degli organi da trapiantare, l’aumento dell’età di donatori, le opposizioni alla donazione degli organi.

Nell’ultimo anno i potenziali donatori segnalati dalle Rianimazioni ai Centri di Coordinamento della Rete Nazionale Trapianti sono stati 2.289 (40,1 per milione di abitanti), si tratta del dato più elevato sinora registrato. Rispetto al 2007 l’incremento è stato di 89 donatori segnalati, pari al 4,05% in più.

Dei donatori segnalati, 1.286 (pari a 22,6 per milione di abitanti) sono stati i cosiddetti “donatori procurati”, ossia quelli per i quali si è ottenuto il consenso alla donazione, sia tramite dichiarazione resa in vita che attraverso la non opposizione dei familiari, e che non hanno presentato controindicazioni cliniche al prelievo degli organi (-1 rispetto al 2007)
A 1.206 donatori, sul totale dei procurati, è stato prelevato almeno un organo (+ 12 donatori effettivi rispetto al 2007, pari a un aumento del 0,83 % )

Prendendo in esame un arco temporale medio pari a quattro anni di attività (2005-2008), gli aumenti riscontrati sono pari al 16,6 % per i donatori segnalati, al 6,0 % per i donatori che hanno terminato il processo (donatori procurati) e allo 0,8 % per i donatori a cui è stato prelevato almeno un organo (donatori effettivi).

Il numero di opposizioni al prelievo è stato di 683 (pari al 31,0% sul totale dei colloqui effettuati) nel 2007 e di 749 (32,7% sul totale dei colloqui effettuati) nel 2008, con un incremento del 5,5 %. Se confrontato con il dato del 2005 (pari a 29,4 % di opposizioni sul totale dei colloqui effettuati), l’aumento appare rilevante (+11,2%). A questo proposito, tra le varie iniziative finalizzate a contrastare la crescita delle opposizioni, il CNT ha avviato, a partire dal mese di settembre 2008, un programma di indagine sui colloqui effettuati con le famiglie dei potenziali donatori, basato su un questionario distribuito a tutte le rianimazioni. I dati raccolti saranno pubblicati quanto prima.

I dati di attività relativi alle singole regioni sono riportati nel sito del Centro Nazionale Trapianti (www.trapianti.ministerosalute.it). Per quanto riguarda, invece i dati delle 3 aggregazioni Interregionali, l’area NIT (comprendente Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Prov.aut. di Trento e Marche ) nel 2008 ha avuto una diminuzione, rispetto al 2007, pari -19 donatori segnalati (675 nel 2008 contro i 694 del 2007) e -24 donatori procurati (459 nel 2008 contro i 483 del 2007); l’area AIRT (comprendente Piemonte,Valle D’Aosta, Toscana, Emilia Romagna, Prov.aut. Bolzano e Puglia) ha avuto un incremento pari a 47 donatori segnalati (831 nel 2008 contro 784 nel 2007) e 23 donatori procurati (471 nel 2008 contro 448 nel 2007); l’area OCST (comprendente Lazio, Basilicata, Campania, Abruzzo-Molise, Calabria, Umbria, Sicilia e Sardegna) ha avuto incrementi pari a 61 donatori segnalati (783 nel 2008 contro 722 nel 2007) mentre i donatori che hanno terminato il processo sono gli stessi (356 nel 2007 e nel 2008)

Il totale dei pazienti in lista era, nel 2005, di 8.988 ed è oggi pari a 9.790. L’incremento dei pazienti in lista è stato, quindi, del 8,9%, pari ad una media del 3% all’anno, tale da mantenere il sistema in sostanziale equilibrio e in linea con quello dei principali paesi europei.
Questi dati indicano che grazie all’impegno della rete trapiantologica e dei rianimatori le donazioni di organi sono cresciute sia pure in modo non sufficiente rispetto alle necessità dei pazienti in lista di attesa.

Il numero complessivo dei trapianti effettuati nel 2007 era stato di 3043, quello del 2008 è stato di 2.916 (-127); la causa della diminuzione è dovuta soprattutto a una riduzione nel numero degli organi prelevati che da 3.291, nel 2007, sono passati a 3.156 (-135) nel 2008. Ciò è dovuto sia ad un incremento dell’età media dei donatori – passata da 52 anni, nel 2007, a 53 anni nel 2008 – che ad una restrizione degli standard di sicurezza. Nel dettaglio, nell’ultimo anno sono stati effettuati 1.526 trapianti di rene, 990 di fegato, 326 di cuore, 93 di polmone, 69 di pancreas e 5 di intestino.

La qualità dei trapianti è nel frattempo aumentata, salvo per il cuore dove si è comunque mantenuta su livelli elevati, come si desume dai dati aggiornati del programma di valutazione degli esiti dei trapianti pubblicati sul sito www.trapianti.ministerosalute.it per il periodo 2000-2006.

La sopravvivenza dell’organo ad un anno dall’intervento nel trapianto di rene era del 90,0 % nel 2003 e del 93,9 % nel 2006 (dato riferito all’anno 2006*)
Il dato è superiore a quello del maggiore registro mondiale pari al 90,1 %.
Per il fegato, la sopravvivenza dell’organo ad un anno era del 82,5 % nel 2003 ed è del 85,7 % nel 2006 (dato riferito all’anno 2006*) Il dato è superiore a quello del maggiore registro mondiale pari al 78,2 % .
Per il cuore, la sopravvivenza 2003 dell’organo era del 86,4 % ed era del 83,5 % nel 2006 (dato riferibile al 2006*). Il dato è superiore a quello del maggiore registro mondiale pari al 80,1 % .

Sul sito del Ministero www.ministerosalute.it è disponibile una dettagliata analisi dei dati per i singoli centri correlati alla complessità della casistica. Si sottolinea che il programma di valutazione degli esiti del trapianto è stato avviato a partire dal 2002 dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito di un progetto di valutazione dell’assistenza sanitaria del nostro Paese. Ad oggi, l’Italia è l’unico Paese in Europa che pubblica ogni anno il report aggiornato dei dati relativi alla sopravvivenza per organo e per pazienti degli interventi eseguiti in ogni singolo centro.

*da non confondere con il dato riferito al periodo 2000-2006

 

da Saluteeuropa.it