A Roma il primo Summit mondiale di chirurgia del diabete
Da giovedì 29 a sabato 31 marzo l’Università Cattolica ospiterà il “Summit mondiale di chirurgia del diabete” (Auditorium, Largo F. Vito, inizio lavori ore 8.30). Alcuni tra i maggiori esperti mondiali di chirurgia gastrointestinale e diabetologia si riuniranno a Roma presso l’Università Cattolica allo scopo di sviluppare linee guida internazionali per la sperimentazione clinica della chirurgia del diabete e di identificare le priorità per la ricerca in questo campo. Il diabete è una delle maggiori cause di mortalità, malattie cardiovascolari, insufficienza renale e cecità nei Paesi occidentali. Questa malattia affligge oggi circa 240 milioni nel mondo (otre 380 milioni previsti nel 2025) con consequenze severissime sui sistemi sanitari. Le cause di questa malattia rimangono tuttora ignote e le terapie convenzionali non ne consentono la guarigione. Nel 90-95% dei casi, si tratta della forma cosidetta “tipo 2”, caratterizzata da insulino-resistenza e spesso associata a sovrappeso e obesità. Negli ultimi anni si è osservato che pazienti trattati chirurgicamente per obesità patologica manifestavano anche una remissione rapida e duratura del diabete di tipo 2. Tale remissione è stata a lungo attribuita semplicemente alla perdita di peso e alla riduzione dell’introito calorico conseguenti a questi interventi. Solo recentemente, grazie soprattutto alle ricerche del chirurgo italiano Francesco Rubino, si è compreso che il bypass dell’intestino prossimale (caratteristica fondamentale di alcuni degli interventi per obesità patologica), ha un effetto antidiabetico diretto, possibilmente dovuto a meccanismi neuro-ormonali. Questa osservazione suggerisce la possibilità che il diabete tipo 2 sia una malattia di per sé potenzialmente operabile anche in pazienti non necessariamente affetti da obesità patologica. Tale ipotesi è ora anche sostenuta da alcuni studi clinici preliminari eseguiti in diversi Paesi del mondo, i cui risultati saranno presentati in anteprima al Summit di Roma. In aggiunta al potenziale impatto clinico-terapeutico, lo sviluppo e lo studio della chirurgia del diabete potrebbe rivoluzionare le attuali conoscenze, creare un’opportunità per comprendere meglio le cause di questa malattia e portare alla identificazione di nuovi target per una più efficace terapia farmacologica. Questi, quindi, i temi del “Diabetes Surgery Summit”, organizzato dal Dott Francesco Rubino, ricercatore dell’Università Cattolica e Direttore del Programma di Ricerca in Chirurgia del Diabete all’IRCAD di Strasburgo, in collaborazione con il Dott. David E. Cummings della University of Washington di Seattle, il Dott. Lee M. Kaplan dell’Harvard Medical School di Boston e il Dott. Philip R. Schauer della Cleveland Clinic di Cleveland. La conferenza sarà presieduta dal Professor Marco Castagneto, Direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli. Prestigiosi sono i patrocini delle società scientifiche internazionali – tra cui l’American Diabetes Association, l’American Society for Bariatric Surgery, l’European association for the study of Diabetes -la American Gastroenterological Association, la Società Italiana di Diabetologia, la Società Italiana di Chirurgia.
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27 marzo 2007
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