Adolescenti, allarme diabete
C’è un allarme diabete che riguarda bambini e ragazzi. A descrivere lo scenario preoccupante della Campania rispetto alla malattia (di tipo 1 e tipo 2), sono i dati dell’incidenza. Ma qual è la differenza tra le due forme? Il tipo 1, tipico dell’infanzia, si caratterizza per la progressiva distruzione immunitaria delle cellule del pancreas che producono insulina, mentre nel tipo 2 l’organo non riesce a produrre insulina sufficiente a tenere a bada la glicemia. Come rivela il professor Dario Iafusco del Centro diabetologico del II Ateneo, nella nostra regione “si ammalano sempre più adolescenti sotto i 15 anni.
La causa non è chiara, ma è presumibile che alla base ci siano fattori ambientali. Altro fenomeno è la precocità. Fino a una decina di anni fa il diabete colpiva soprattutto i bambini di età scolare o oltre. Negli ultimi anni, invece, sono sempre più numerosi i casi di soggetti con meno di 5 anni e, anche, al di sotto dei 3, quando spesso il diabete tipo 1 si associa ad altre patologie autoimmuni, come la celiachia”.
Ma a preoccupare gli specialisti e, ovviamente i genitori, è il recente aumento dell’obesità infantile, che nell’adolescente ha contribuito alla comparsa del diabete di tipo 2, finora appannaggio degli adulti. “Sono adolescenti che gradualmente presentano aumento della glicemia, tanto da arrivare al diabete che rappresenta l’ennesima complicanza della loro condizione di obesi”. Per fronteggiare il diabete, sono partite varie iniziative. Come i soggiorni educativi che, in genere, si tengono a Ischia e si configurano in weekend o settimane con medici e infermieri intenti a insegnare le basi dell’autogestione del diabete (somministrazione del’insulina, controlli glicemici, alimentazione). Continua Iafusco: “Un’altra iniziativa è la “chat dell’isola pancreatica che non c’é”, un social network istituito nel 2000 e costruito da giovani diabetici campani: ogni venerdi, in rete, per discutere e chattare sulle tematiche della malattia”.
Fondamentale il contributo del volontariato, come DJ (Diabete Junior), presieduta da Lanfranco Scaramuzzino, chirurgo dedito alla diffusione di notizie che aiutano la ricerca. Il diabete è affrontato dal 2002 dalla rete diabetologica pediatrica coordinata dalla Diabetologia “Stoppoloni” del II Ateneo con l’ordinario Francesco Prisco e con Iafusco, e dall’omologa struttura della Federico II diretta da Adriana Franzese con il coordinamento di Pietro Buono.