Astrazeneca e Harvard Stem Cell Institute: assieme contro il diabete

Nasce una collaborazione di ricerca quinquennale fra AstraZeneca e l’Harvard Stem Cell Institute (HSCI) per adattare una tecnica che crea beta cellule pancreatiche umane da cellule staminali e usarla negli screening sulla gamma di composti di AstraZeneca per la ricerca di nuove cure del diabete. La collaborazione mira anche a capire meglio come la funzione delle cellule beta si declini nel diabete. I risultati della ricerca saranno messi a disposizione della comunità scientifica attraverso pubblicazioni peer-reviewed.

Nelle persone con diabete di tipo 1 le cellule beta vengono distrutte da una risposta autoimmune e i pazienti devono iniettarsi insulina per mantenere un normale livello di glicemia. Nel diabete di tipo 2 le cellule beta o non riescono a funzionare correttamente oppure il loro numero si riduce.

Le cellule beta umane per la ricerca sono estremamente limitate in numero e disponibilità. Tuttavia, un team guidato dall’Harvard Stem Cell Institute (HSCI) e dal professor Doug Melton dell’Howard Hughes Medical, ha sviluppato una tecnica che permette di produrre quantità illimitate di cellule beta da cellule staminali pluripotenti indotte umane, generate direttamente da cellule adulte, simili in tutti gli aspetti più importanti a quelle che si trovano negli individui sani[i].

AstraZeneca finanzierà un team di sperimentatori guidato dal professor Melton presso l’HSCI e creerà un team interno a Mölndal, in Svezia, dedicato a questa collaborazione. Gli scienziati lavoreranno insieme per comprendere la biologia correlata alla perdita della funzione e di massa delle beta cellule pancreatiche umane nel diabete. Inoltre, effettueranno lo screening dei composti rispetto alle cellule prodotte, per cercare potenziali nuovi farmaci in grado di ripristinare l’attività delle cellule beta nei pazienti diabetici.

Gilberto Riggi, Direttore Medico di AstraZeneca Italia, ha dichiarato: “Siamo entusiasti del potenziale di questa nuova collaborazione con l’Università di Harvard. Il gruppo del professor Melton ha fatto un passo avanti straordinario nella differenziazione delle cellule staminali umane in cellule beta umane ed i nostri scienziati sono davvero entusiasti di lavorare fianco a fianco con la sua squadra. Sfruttando questa nuova tecnologia sarà possibile trasformare la ricerca e lo sviluppo di nuovi trattamenti nei pazienti con diabete”.

Isaac T. Kohlberg, Responsabile dell’Ufficio Sviluppo tecnologico presso la Harvard University, ha commentato: “L’impegno di AstraZeneca nel creare e finanziare questa collaborazione contribuirà a promuovere lo sviluppo di nuovi farmaci, che possono prevenire le numerose e potenzialmente fatali complicazioni del diabete. Questa collaborazione è un perfetto esempio di come il mondo accademico e l’industria debbano lavorare insieme al servizio dell’interesse pubblico, migliorando la vita dei pazienti”.

La collaborazione è in linea con l’approccio di ricerca strategica di AstraZeneca nel diabete, che mira a ripristinare la funzione delle cellule beta del pancreas e la sensibilità all’insulina, a prescindere dalla modalità terapeutica.

 

 

da PHARMASTAR