Autocontrollo del diabete di tipo 2: una sfida per gli adolescenti

Per i giovani con diabete di tipo 2 è faticoso mantenere stili di vita più sani, come il controllo dell’alimentazione e la costanza nell’esercizio fisico.

Questo quanto rivelato da uno degli studi più vasti e approfonditi su adolescenti e gestione del diabete di tipo 2, coordinato da Russell L. Rothman della Vanderbilt University di Nashville, nel Texas.

Da un lato, ha osservato Rothman, i giovani riportano abitudini e comportamenti corretti per l’autogestione del diabete, dall’altro comportamenti non appropriati, stress e ostacoli.

Rothman e il suo team hanno studiato 103 ragazzi, dai 12 ai 21 anni, con diabete di tipo 2.

Più dell’80% ha riferito di aver seguito le raccomandazioni dei diabetologi almeno al 75%
– il 59% ha riferito di controllare i livelli di glucosio più di due volte al giorno
– più del 70% ha dichiarato di aver seguito un programma di allenamento fisico due o più volte a settimana.
– il 76% ha riportato di aver “sgarrato” in eccessi alimentari almeno una volta a settimana,
– quasi la metà aveva mangiato al fast food 4 o più volte al mese
– il 20% ha riferito di aver bevuto almeno una bevanda gassata o zuccherata ogni giorno.

Molti hanno riportato di aver mangiato in modo insano per stress, noia o tristezza.
Il 68% ha riferito di aver guardato la TV due o più ore al giorno tutti i giorni.

La situazione è apparsa peggiore per i ragazzi di colore, rispetto ai loro coetanei, con un controllo più scarso dei livelli di glucosio e maggiore frequenza di ricoveri ospedalieri.

Gli studiosi hanno rilevato che in questi ragazzi prendersi cura quotidianamente del diabete ha un impatto emotivo molto forte.
“Far fronte a queste emozioni – dice Rothman – può rendere più difficile seguire rigorosamente le regole di uno stile di vita salutare”.
Una situazione preoccupante anche perché chi sviluppa diabete di tipo 2 durante l’adolescenza corre il rischio di serie complicazioni alla vista, ai reni e al cuore se la patologia non viene tenuta adeguatamente sotto controllo.

Rothman e il suo team sono ora alla ricerca di nuovi interventi per cercare di risolvere il problema, a partire dal miglioramento della comunicazione con le famiglie.

L’ obiettivo è di creare una rete di sostegno adeguata, che sia in grado di supportare gli adolescenti con diabete di tipo 2 a mantenere uno stile di vita sano.

 

 

 

Pediatrics

12 aprile 2008