Cambiare stile di vita riduce il rischio diabete
Ricercatori finlandesi hanno dimostrato che un cambiamento dello stile di vita oltre a ridurre la probabilità che soggetti ad alto rischio sviluppino il diabete di tipo 2, è anche in grado di ritardare l’insorgenza della malattia. Ridurre peso, limitare il consumo di grassi, consumare più fibre e compiere attività fisica per 30 minuti al giorno possono costituire un beneficio significativo in caso di diabete. Il Dr. Jaakko Tuomilehto, dell’istituto nazionale di salute pubblica di Helsinki ha affermato che “dal punto di vista della salute pubblica è possibile ricavare un messaggio importante: un intervento intensivo sullo stile di vita dalla durata limitata può generare benefici a lungo termine per quanto riguarda la riduzione del rischio di diabete di tipo 2”. Sono circa 194 milioni le persone che in tutto il mondo soffrono di diabete e secondo gli esperti di salute pubblica tale cifra potrebbe superare i 300 milioni entro il 2025: nella maggior parte dei casi diabete di tipo 2, provocato dall’incapacità dell’organismo di regolare adeguatamente il glucosio (zucchero) e correlato a sovrappeso e obesità. A causa del diabete aumenta inoltre il rischio di cardiopatie, ictus, cecità e danni renali, quindi la prevenzione o il ritardo nell’insorgenza della malattia può comportare significativi benefici per la salute. Il Dr. Tuomilehto e i suoi colleghi hanno condotto uno studio in Finlandia confrontando gli effetti del cambiamento dello stile di vita su oltre 500 tra uomini e donne con alterata tolleranza al glucosio, precursore del diabete cronico. Nei sette anni di osservazione dei pazienti i ricercatori hanno osservato una differenza significativa tra i due gruppi. Il Dr. Tuomilehto ha dichiarato che “nonostante il solo intervento sullo stile di vita, per quanto efficace, non prevenga necessariamente il diabete di tipo 2 in tutti i soggetti, ritarda in ogni caso l’insorgenza della malattia”.
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15 novembre 2006 |