Categoria: Complicanze

Postmenopausa e diabete di tipo 2: raloxifene riduce il rischio fratturativo ma anche quello cardiovascolare

Secondo uno studio giapponese pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Metabolism, il trattamento di donne in menopausa affette da diabete di tipo 2 con raloxifene – modulatore selettivo dei recettori per gli estrogeni (SERM) – riduce la colesterolemia-LDL e l’omocisteinemia, senza alterare il metabolismo glucidico, indicando un potenziale miglioramento sia

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Ridotta progressione dell’aterosclerosi nel diabete di tipo 2 grazie agli inibitori della DPP-IV

La ridotta frequenza di escursioni della glicemia determinata dalla somministrazione di inibitori della DPP-IV – secondo uno studio della Seconda Università di Napoli, pubblicato online su Atherosclerosis – può ridurre la progressione del processo aterosclerotico in pazienti con diabete di tipo 2, probabilmente attraverso la diminuzione, ogni giorno, dell’infiammazione e

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Diabetici infartuati, la variabilità glicemica durante trattamento insulinico non è un fattore prognostico negativo

Nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 colpiti da infarto miocadico acuto (Ima) il rischio a 1 anno di morte, reinfarto o ictus non è in relazione alla variabilità glicemica, potenziale effetto di un trattamento insulinico per il controllo glicemico. In particolare, la variabilità glicemica nelle fasi iniziali di

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In diabete tipo 2 occhio a fluttuazioni glicemiche

Per il paziente diabetico gestire efficacemente la sua patologia significava sino ad oggi ridurre i livelli di glicemia. Ma negli ultimi anni la ricerca ha messo a fuoco un nuovo parametro, che si concentra sulle fluttuazioni glicemiche, con un’attenzione particolare al suo andamento ‘a picchi e valli’. Nel paziente diabetico, infatti, la quantità di glucosio nel sangue

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Controllo glicemia e aspirina

Un diabetico su tre è resistente agli effetti dell’aspirina, che viene consigliata a quasi tutti questi pazienti per contenere il rischio, per loro elevato, di infarto e ictus. Ricercatori dell’università di Torino hanno scoperto che è possibile ridurre questa resistenza grazie a un miglior controllo della glicemia. Lo studio è stato presentato al congresso dell’European Association for the

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In pazienti con ‘diabete 2’ esercizio migliora il cuore

Il sistema cardiovascolare dei pazienti con il diabete di tipo 2 invecchia precocemente, ma puo’ essere “ringiovanito” con l’attivita’ fisica. Lo ha scoperto uno studio dell’Universita’ del Colorado che verra’ presentato al meeting Integrative Biology of Exercise. La ricerca ha passato in rassegna tutti gli studi precedenti sul tema, scoprendo

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Diabete e cuore. Attenzione agli scompensi cardiaci

Non l’infarto, ma lo scompenso cardiaco: ecco qual è il nemico più subdolo per il cuore diabetico. A dirlo lo Studio DYDA (Left ventricular DYsfunction in DiAbetes), promosso dai Centri studio dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), presentato al 48° Congresso EASD, in corso a

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Diabete 2, un ormone segnala se c’è rischio cardiovascolare

Più ce n’è nel sangue, maggiore potrebbe essere il rischio  per il cuore. A predire un’eventuale minaccia per l’apparato cardiovascolare dei pazienti affetti da diabete di tipo 2 sarebbe un  nuovo marcatore, la resistina. A rivelarne le potenzialità è uno studio che, condotto da ricercatori della Societa’ italiana di Diabetologia (Sid),

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