Categoria: Il diabete tipo 2

Ampio studio smentisce il legame tra glitazonici e cancro alla vescica

Uno studio osservazionale molto ampio, che ha riguardato in totale oltre un milione di persone, non ha trovato alcun associazione tra l’uso cumulativo di pioglitazone o rosiglitazone per il trattamento del diabete di tipo 2 e aumento del rischio di cancro alla vescica. Lavori precedenti avevano, invece, destato preoccupazioni in

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Alcool e diabete

Iniziamo con un messaggio chiaro: non esiste una reale controindicazione all’assunzione di alcolici neanche nei soggetti affetti da diabete, che paradossalmente, al contrario, potrebbero presentare anche qualche piccola indicazione in più per consumare quantità moderate di bevande alcoliche.È noto infatti, che il consumo di alcool a dosi moderate riduce il rischio

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Nuovi standard ADA ampliano l’impiego delle statine

La maggior parte dei pazienti con diabete dovrebbe essere trattata con una statina a un dosaggio almeno moderato, indipendentemente dal loro profilo di rischio cardiovascolari, stando a quanto si legge nell’aggiornamento annuale degli standard per la gestione dei pazienti con diabete dell’American Diabetes Association (ADA). Il documento è stato pubblicato

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Studio ORIGIN-ECHO: insulina glargine sicura per il cuore

Nel sottostudio ecocardiografico dello studio ORIGIN (ECHO-ORIGIN), presentato all’ultimo congresso dell’American Heart Association (AHA), il trattamento con insulina glargine non ha mostrato effetti avversi sulla massa o sulla funzione ventricolare sinistra durante 3 anni di follow-up in pazienti disglicemici ad alto rischio cardiovascolare  Lo studio ecocardiografico dello studio ORIGIN (Outcome

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Nuova presa di posizione ADA/EASD sulla scelta degli ipoglicemizzanti

Su Diabetes Care è appena stata pubblicata una revisione di un ‘position statement’ sulla gestione dell’iperglicemia nei pazienti con diabete di tipo 2, aggiornato su richiesta dell’American Diabetes Association (ADA) e della European Association for the Study of Diabetes (EASD). Da giugno a settembre 2014, gli esperti del gruppo che

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Iniziare prima l’insulina potrebbe ridurre costi e complicanze

Nei pazienti con diabete di tipo 2, un’introduzione precoce dell’insulina potrebbe far risparmiare denaro, aumentare la percentuale di pazienti che raggiungono i target di emoglobina glicata (HbA1c) e diminuire le complicanze legate al diabete e la mortalità. A suggerirlo sono i risultati di uno studio uscito da poco sul Journal

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