Categoria: Il diabete tipo 2

La riduzione degli acidi grassi (componenti dei trigliceridi nel sangue) riduce l’infiammazione dei muscoli e ne aumenta il consumo di glucosio

Un gruppo di studiosi americani ha valutato quali sono i meccanismi che intervengono nel migliorare l’insulino-resistenza (ridotta azione dell’insulina, una delle principali caratteristiche del diabete di tipo 2) quando si riducono i livelli di acidi grassi nel sangue. Secondo i ricercatori la riduzione degli acidi grassi nel sangue riduce l’infiammazione

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Pubblicati nuovi dati dello studio di DiabeteRicerca GENFIEV sulla prestigiosa rivista americana Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism

Lo studio GENFIEV, lo studio più ampio sul pre-diabete eseguito in Italia, ha dimostrato che soggetti con normale tolleranza glucidica ma con glicemia dopo un’ora dal carico orale di glucosio superiore a 155 mg/dl presentavano un rischio maggiore in termini di probabilità di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari rispetto a

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Pubblicati nuovi dati dello studio di DiabeteRicerca GENFIEV sulla prestigiosa rivista americana Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism

Lo studio GENFIEV, lo studio più ampio sul pre-diabete eseguito in Italia, ha dimostrato che soggetti con normale tolleranza glucidica ma con glicemia dopo un’ora dal carico orale di glucosio superiore a 155 mg/dl presentavano un rischio maggiore in termini di probabilità di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari rispetto a

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Nature Medicine: un analogo dell’ormone GLP-1 (gia’ usato per la terapia del diabete tipo 2) riduce anche la pressione

Un gruppo di ricercatori canadesi e giapponesi ha dimostrato che un analogo del GLP-1, farmaco di recente introdotto nella cura del diabete mellito di tipo 2, sarebbe in grado di ridurre la pressione arteriosa. Gli esperimenti condotti in topi hanno dimostrato che questo farmaco si lega a dei recettori presenti

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L’Agenzia Europea dei Medicinali esamina i dati sui rischi a livello del pancreas per le terapie basate sul GLP‐1 (incretino‐mimetici) nel trattamento del diabete ditipo 2

L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) sta riesaminando i dati di un gruppo di ricercatoriuniversitari indipendenti che suggeriscono un aumento del rischio di pancreatite (infiammazionedel pancreas) e modificazioni cellulari pre‐cancerose chiamate metaplasie del dotto pancreaticonei pazienti con diabete di tipo 2 trattati con le cosiddette terapie basate sul GLP‐1 (agonisti delrecettore

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GLP-1 agonisti: non solo ipoglicemizzanti, ma anche antipertensivi

Nei pazienti con diabete di tipo 2, il trattamento con exenatide o liraglutide, agonisti del recettore GLP-1 (glucagon-like petide-1), riduce la pressione arteriosa sistolica e diastolica da 1 a 5 mmHg rispetto ad altri farmaci antidiabetici, compresi insulina, glimepiride e placebo. Lo dimostra una meta-analisi realizzata in Cina e pubblicata

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PUFA ritardano il danno renale nei diabetici

La somministrazione di acidi grassi poliinsaturi omega 3 (PUFA) in pazienti diabetici di tipo 2 con evidenza di iniziale danno renale sembra essere protettiva nell’evoluzione del danno stesso. Questo risultato importante è in fase di pubblicazione sulla rivista Diabetes Care.Questo studio randomizzato, controllato e con crossover aveva lo scopo di valutare

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Postmenopausa e diabete di tipo 2: raloxifene riduce il rischio fratturativo ma anche quello cardiovascolare

Secondo uno studio giapponese pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Metabolism, il trattamento di donne in menopausa affette da diabete di tipo 2 con raloxifene – modulatore selettivo dei recettori per gli estrogeni (SERM) – riduce la colesterolemia-LDL e l’omocisteinemia, senza alterare il metabolismo glucidico, indicando un potenziale miglioramento sia

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