Categoria: Il diabete tipo 2

Exenatide una volta alla settimana rispetto a Insulina Glargine dosata in base all’obiettivo in pazienti con diabete di tipo 2

Le terapie contro il diabete devono essere convenienti, fornire un efficace controllo glicemico e non causare un aumento ponderale. Uno studio ha verificato l’ipotesi che un miglioramento nell’emoglobina glicosilata ( HbA1c ), raggiunto con somministrazione settimanale di Exenatide ( Byetta ) sia superiore a quello raggiunto con Insulina Glargine (

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Insulina per via inalatoria prandiale più Insulina Glargine basale versus Insulina BiAspart due volte al giorno per il diabete di tipo 2

La terapia insulinica spesso viene iniziata in ritardo nei pazienti con diabete di tipo 2 in quanto associata ad aumento di peso, ipoglicemia e necessità di iniezioni sottocutanee. Uno studio ha valutato l’efficacia e la sicurezza dell’Insulina prandiale Technosphere da assumersi per via inalatoria, rispetto alla somministrazione di Insulina BiAspart

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Controllo glicemico: farlo diventare routine negli anziani

In uno studio svolto tra Italia e Spagna, un team di ricercatori ha scoperto l’esistenza di un forte nesso tra i livelli elevati di glicemia non diagnosticati in pazienti non diabetici e l’aumento dei tassi di mortalità ospedaliera. Pubblicati sull’”International Journal of Clinical Practice” (IJCP), i risultati dello studio suggeriscono

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Effetto del trattamento intensivo dell’iperglicemia sugli esiti microvascolari nel diabete di tipo 2

E’ noto che l’iperglicemia sia associata a un aumentato rischio di complicazioni cardiovascolari in persone con diabete mellito di tipo 2. Uno studio ha valutato se la riduzione della concentrazione di glucosio ematico possa essere in grado di abbassare il rischio di complicazioni microvascolari in pazienti con diabete mellito di

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Semplice, veloce, un test per scoprire il pre-diabete

Ricercatori americani sostengono che il test dell’emoglobina glicosilata (A1c) potrebbe essere facilmente eseguito già nell’ambulatorio del medico e poter così scoprire un pre-diabete. Il Dr Ronald T. Ackermann, professore associato di Medicina dell’Università dell’Indiana e scienziato affiliato al Regenstrief Institute, che è stato il capo ricercatore di questo studio, sostiene

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I benefici dell’attività fisica sono dimostrati dallo studio IDES

Uno studio tutto italiano (l’Italian Diabetes and Exercise Study, IDES) ha dimostrato che un’attività fisica intensa, pianificata e supervisionata migliora l’emoglobina glicosilata e riduce il rischio cardiovascolare nei pazienti con diabete di tipo 2. Questo programma è stato abbinato a un counseling dedicato alla promozione dell’attività fisica e paragonato al

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