Categoria: Il diabete tipo 2

Il bisturi curerà il tipo 2, studio italiano apre speranze

La chirurgia dell’obesità potrebbe suggerire una soluzione definitiva contro il diabete insulino-resistente, meglio noto come diabete di tipo 2 o adulto. In Italia ne soffrono 2,4 milioni di persone, numero destinato peraltro ad aumentare come il ‘girovita nazionale’, con gli obesi che rappresentano il 10% della popolazione, ovvero 6 milioni

Continua a leggere

Diabete: 1 persona su 2 a rischio di malattie cardiovascolari

“Stretta collaborazione tra diabetologo, cardiologo, medico di medicina generale e tutti i professionisti necessari alla miglior gestione della malattia”, questa la ricetta di Enzo Bonora, professore di Endocrinologia all’Università di Verona, e Luigi Tavazzi, Direttore della Cardiologia del Policlinico S. Matteo di Pavia, due tra i massimi esperti italiani che

Continua a leggere

Diabete: in arrivo anche in Italia, sitagliptin, primo di una innovativa classe di farmaci

E’ previsto per i primi mesi del 2008 l’arrivo anche in Italia di un farmaco per il trattamento dei pazienti con diabete di tipo 2, il sitagliptin, primo farmaco approvato appartenente ad una innovativa classe di farmaci, nota come inibitori dell’enzima dipeptidil peptidasi-4 (inibitori del DPP-4). Gli inibitori del DPP-4

Continua a leggere

Diabete: quello degli adulti colpisce sempre più giovani, il 7% è under 35

In aumento i giovani colpiti dal diabete di tipo 2, finora considerato ‘da adulti’. L’età di insorgenza della malattia si sta abbassando progressivamente, complici l’obesità e le cattive abitudini sempre più diffuse fra i piccoli italiani, come errata alimentazione e sedentarietà. In Italia il 7% dei diabetici ha meno di

Continua a leggere

Pieno accordo tra cardiologi e diabetologi europei: per normalizzare il colesterolo bisogna intervenire sull’assorbimento e sulla sintesi

Il 94% dei cardiologi e diabetologi ritiene che l’inibizione dell’assorbimento del colesterolo LDL (C-LDL o “colesterolo cattivo”) nell’intestino e della sua produzione nel fegato produca risultati superiori alla sola inibizione della sintesi del C-LDL nel fegato. Questo il risultato una indagine condotta da TNS – uno dei più importanti istituti

Continua a leggere
Skip to content