Categoria: Terapia e cura

Possiamo prescrivere con sicurezza i nuovi farmaci GLP-1 mimetici?

Nell’interessante INVITED COMMENTARY del JAMA Intern Med pubblicato online il 5 Marzo c.a. Gier e Butler del Larry Hillblom Islet Research Center e del Jonsson Comprehensive Cancer Center dell’Università della California, pur sottolineando che il meccanismo d’azione dei GLP-1 mimetici – come exenatide e sitagliptin – è sicuramente affascinante e “fisiologico”, sottolineano che

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Lilly, bene fase III su dulaglutide

Eli Lilly annuncia i risultati positivi di due ulteriori studi del programma clinico di fase III Award su dulaglutide, agonista ad azione prolungata del recettore del Glp-1, in studio come trattamento in monosomministrazione settimanale per il diabete di tipo 2. Gli endpoint primari di non inferiorità rispetto all’insulina glargine, misurati dalla riduzione dei livelli

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La riduzione degli acidi grassi (componenti dei trigliceridi nel sangue) riduce l’infiammazione dei muscoli e ne aumenta il consumo di glucosio

Un gruppo di studiosi americani ha valutato quali sono i meccanismi che intervengono nel migliorare l’insulino-resistenza (ridotta azione dell’insulina, una delle principali caratteristiche del diabete di tipo 2) quando si riducono i livelli di acidi grassi nel sangue. Secondo i ricercatori la riduzione degli acidi grassi nel sangue riduce l’infiammazione

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L’Agenzia Europea dei Medicinali esamina i dati sui rischi a livello del pancreas per le terapie basate sul GLP‐1 (incretino‐mimetici) nel trattamento del diabete ditipo 2

L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) sta riesaminando i dati di un gruppo di ricercatoriuniversitari indipendenti che suggeriscono un aumento del rischio di pancreatite (infiammazionedel pancreas) e modificazioni cellulari pre‐cancerose chiamate metaplasie del dotto pancreaticonei pazienti con diabete di tipo 2 trattati con le cosiddette terapie basate sul GLP‐1 (agonisti delrecettore

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GLP-1 agonisti: non solo ipoglicemizzanti, ma anche antipertensivi

Nei pazienti con diabete di tipo 2, il trattamento con exenatide o liraglutide, agonisti del recettore GLP-1 (glucagon-like petide-1), riduce la pressione arteriosa sistolica e diastolica da 1 a 5 mmHg rispetto ad altri farmaci antidiabetici, compresi insulina, glimepiride e placebo. Lo dimostra una meta-analisi realizzata in Cina e pubblicata

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La metformina, principale farmaco per il tipo 2, funziona bloccando gli effetti dell’ormone glucagone

La metformina è un farmaco di largo impiego nella cura del diabete mellito di tipo 2. Poco noto è tuttavia il suo meccanismo d’azione.Un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature chiarisce questo enigma. La metformina sarebbe in grado di inibire l’azione dell’ormone glucagone che è un’azione responsabile della sintesi e

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Dopo 50 anni scoperto il meccanismo d’azione della metformina

E’ il farmaco antidiabetico più utilizzato al mondo ed è in commercio da oltre 50 anni. Solo adesso però si è capito che agisce in modo diverso rispetto a quanto si riteneva finora. Gli scienziati guidati dal Dr. Morris J. Birnbaum, professore all’Institute for Diabetes, Obesity and Metabolism (IDOM) dell’Università della Pennsylvania, hanno

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Per dapagliflozin arriva l’ok dall’Europa. Ora il vaglio dell’Aifa

Dopo che ad aprile era arrivato l’ok dal Chmp, la Commissione per la valutazione dei Medicinali per Uso Umano dell’Ema, per il trattamento del diabete di tipo 2 si attendeva l’approvazione decisiva alla commercializzazione di dapagliflozin, da parte della Commissione europea. Bristol-Myers Squibb e AstraZeneca hanno annunciato oggi che l’ok è

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Linagliptin: arriva l’approvazione europea per l’ampliamento delle indicazioni

Dopo che l’Fda statunitense aveva fatto la stessa cosa ad agosto, oggi anche la Commissione Europea ha approvato l’ampliamento delle indicazioni terapeutiche dell’inibitore della dipeptidilpeptidasi-4 (DPP-4) linagliptin, includendone l’uso in associazione ad insulina in adulti con diabete di tipo 2. L’approvazione significa che linagliptin è ora indicato per l’utilizzo in

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Vildagliptin efficace nel ridurre le fluttuazioni glicemiche

Nel paziente diabetico la quantità di glucosio nel sangue varia nell’arco dell’intera giornata e da un giorno all’altro. Conseguentemente diversi organi e tessuti sono sottoposti ad un eccesso di glucosio circolante (iperglicemia) o ad una carenza dello stesso (ipoglicemia). Entrambe le condizioni sono alla base della progressione delle complicanze del

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