Categoria: Terapia e cura

La chirurgia del diabete di tipo 2: il futuro è più vicino

Il Gastric Bypass e la diversione biliopancreatica, specifiche tecniche di chirurgia bariatrica, cioè la chirurgia gastrointestinale per il trattamento dell’obesità, sono capaci di indurre una remissione prolungata del diabete di tipo 2, in oltre l’80-90% dei casi, e le casistiche cliniche documentano remissioni stabili anche oltre i dieci anni. I

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Il diabete si cura anche con la chirurgia

Il ‘Gastric Bypass’ e la diversione biliopancreatica, specifiche tecniche di chirurgia bariatrica, cioe’ la chirurgia gastrointestinale per il trattamento dell’obesita’, sono capaci di indurre una remissione prolungata del diabete di tipo 2, in oltre l’80-90% dei casi, e le casistiche cliniche documentano remissioni stabili anche oltre i dieci anni. I

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A Roma il primo Summit mondiale di chirurgia del diabete

Da giovedì 29 a sabato 31 marzo l’Università Cattolica ospiterà il “Summit mondiale di chirurgia del diabete” (Auditorium, Largo F. Vito, inizio lavori ore 8.30). Alcuni tra i maggiori esperti mondiali di chirurgia gastrointestinale e diabetologia si riuniranno a Roma presso l’Università Cattolica allo scopo di sviluppare linee guida internazionali

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Diabete: l’importanza di un farmaco che aumenta le incretine per regolare il glucosio

Agiscono migliorando il processo fisiologico dell’organismo che contribuisce ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue quando sono elevati e aumentano la capacità di quest’ultimo di controllare la glicemia: sono gli inibitori della dipeptidasi-4 (DPP-4) che aumentando i livelli degli ormoni denominati incretine, regolano il glucosio e ne favoriscono la

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La depressione influenza il controllo della glicemia

Dall’osservazione clinica di pazienti depressi affetti da diabete di tipo 2 si confermerebbe l’effetto negativo esercitato dalla depressione sul controllo della glicemia e quindi l’importanza della cura della depressione in pazienti diabetici come potenziale per il miglioramento del controllo glicemico. A sostegno di questa tesi, l’autore principale dello studio, il

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