Sabato 11 febbraio alle ore 15 clinici e ricercatori del Diabetes Research Insitute (DRI) incontreranno il pubblico per parlare di Diabete di tipo 1. La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti ISCRIVITI Durante il pomeriggio sarà possibile iscriversi e partecipare allo studio TrialNet: “Predire il rischio di sviluppare il
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Potrebbe essere la composizione stessa della dieta ‘occidentale’ la causa della dilagante epidemia di obesità/sovrappeso sotto gli occhi di tutti. A suggerirlo è una ricerca della University of California Riverside, pubblicata su Physiology & Behavior , che avrebbe individuato anche l’effettore finale di questo flagello: un aumento del signaling periferico degli endocannabinoidi,
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(Reuters Health) – Secondo uno studio statunitense, il sistema di rilascio di insulina a circuito interamente chiuso – che già si è dimostrato efficace in pazienti con diabete di tipo 1 – è altrettanto in quelli con diabete di tipo 2 ricoverati in una struttura ospedaliera.”Il cosiddetto pancreas artificiale monitora
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L’eccessivo consumo di bevande zuccherate è stato associato a un aumentato rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e il diabete autoimmune dell’adulto (Lada), suggerendo percorsi comuni che coinvolgono la resistenza all’insulina. Queste le conclusioni di uno studio di popolazione pubblicato sull’European Journal of Endocrinology da un gruppo di
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E’ stato inaugurato questa mattina a Milano, nei nuovissimi spazi dell’Azienda Ospedaliera Polo Universitario Luigi Sacco, il Centro per la Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi. La nuova struttura, realizzata grazie al raccordo tra l’Università degli Studi di Milano, il Polo Ospedaliero Luigi Sacco e l’Ospedale dei Bambini V.
Continua a leggereObesità, diabete di tipo 2 e steatosi epatica (fegato grasso) sono condizioni caratterizzate da un’eccessiva produzione di radicali liberi dell’ossigeno; studi recenti suggeriscono un coinvolgimento della perossiredossina 6 (PRDX6), un enzima ad attività anti-ossidante, nella patogenesi dell’aterosclerosi e del diabete mellito di tipo 2. Uno studio dell’Università ‘Tor Vergata’ di
Continua a leggereVivono più a lungo ma con un maggior numero di malattie croniche, è il prezzo – salato – che pagano le donne per la longevità. La strada della lunga vita è costellata da una maggiore suscettibilità e sensibilità del loro sistema immunitario che le rende vittime dell’80% dei casi di
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UNA RIDOTTA FUNZIONALITA’ DELLA TIROIDE AUMENTA DEL 13% LA PROBABILITÀ DI SVILUPPARE DIABETE DI TIPO 2, ARRIVANDO AL 40% DI PROBABILITÀ IN PERSONE CON PRE-DIABETE Milano, 23 giugno 2016 – L’ipotiroidismo lieve, anche in assenza di sintomi, aumenta del 13% la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2. Il
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Parte lo studio MonoRAPA, volto a cercare di far ripartire le cellule producenti l’insulina in pazienti con una storia di diabete di tipo 1 da almeno 5 anni. Chiunque fosse interessato a partecipare può farlo sottomettendo i suoi dati attraverso il link web. Lo studio ha delle caratteristiche di estrema innovazione, poiché
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Si chiama medicina di precisione e promette terapie ritagliate su misura del singolo paziente, evitando così farmaci inutili o dannosi e indirizzando le cure verso i trattamenti più efficaci per ogni singola persona. Gli strumenti dei quali si avvale questa branca della medicina sono i test genetici. Anche la diabetologia
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Trapianto di isole senza immunosoppressione: passo verso la cura del diabete di tipo 1
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Diabete tipo 2: a Natale il cioccolato non è più un tabù
Diabete di tipo 2 e sovraccarico di cure: il 79% dei pazienti assume più di 5 farmaci, il 22% più di 10
Diabete autoimmune di tipo 1. “Un Passo Avanti” nella sensibilizzazione sulla patologia
