Celiachia, scoperta la possibile causa “Tre sostanze tossiche nascoste nel glutine”
Tre sostanze tossiche contenute nel glutine sono responsabili della celiachia. L’intolleranza alla proteina dei cereali, spesso causa di seri problemi di assimilazione e deperimento, potrebbe così avere una cura. La scoperta, annunciata sulla rivista Science Translational Medicine 1, apre la strada a nuovi trattamenti e accelera la corsa verso un vaccino per questo male, che impedisce al celiaco di mangiare pane, pasta, biscotti, pizza e ogni altro prodotto contenente glutine – presente nei cereali come il grano – o anche alimenti che hanno avuto contaminazioni.
A individuare i tre peptidi killer, quelli che più di tutti scatenano la reazione immunitaria delle pareti dell’intestino, è uno studio delle università di Oxford e Melbourne. Per l’analisi sono stati arruolati 200 pazienti. I partecipanti sono hanno mangiato pane, focaccine di segale o orzo bollito. Dopo sei giorni, gli studiosi con un prelievo di sangue hanno isolato le cellule immunitarie artefici della reazione al glutine ingerito giorni prima. Poi hanno fatto ‘incontrare’ queste cellule (linfociti T) con 2700 peptidi sospetti e hanno trovato i tre che si accoppiano piu’ saldamente alle cellule.
L’equipe di Bob Anderson, dopo aver individuato i colpevoli della reazione immunitaria, ha già iniziato a testare una desendibilizzazione in grado di bloccare la malattia prima che faccia danni gravi all’intestino. La sperimentazione in corso, condotta dalla compagnia biotech di Melbourne Nexpep Pty Ltd, potrebbe ridurre di molto i tempi per la realizzazione e la commercializzazione di un vaccino: 5-10 anni contro i 15-20 ritenuti necessari finora.
La celiachia colpisce solo in Italia una persona su cento. Ma i numeri della malattia sono sottostimati. Sebbene si pensi che siano in 600 mila a soffrirne, in realtà, solo 100 mila di questi hanno avuto una diagnosi e controllano l’intolleranza. Chi ne soffre sa che l’unica terapia possibile prevede l’eliminazione totale dalla dieta quotidiana del glutine, una sostanza che si usa nell’industria alimentare per dare consistenza agli impasti e favorire la lievitazione. “Per questo la scoperta di questi tre elementi – spiega Bob Anderson dell’Institute of Medical Research di Melbourne – può davvero una speranza. I tre killer infatti sono responsabili della maggior parte delle risposte immunitarie al glutine che si osservano nelle persone con malattia celiaca”.