moderatore |
Buonasera |
dr. S. Ciaccio |
inizio con il ringraziare Daniela per avermi nuovamente invitato e tutti voi che parteciperete a questa serata |
moderatore |
è sempre un piacere averti con noi! Ti presento brevemente: Bresciana, la dr Ciaccio si è laureata in Psicologia a Padova e ha il diploma della Scuola di Specializzazione in Educazione Terapeutica diretto da Jean Philippe Assal alla Facoltà di Medicina dell’Università di Ginevra e il diploma del basic curriculum DESG. Lavora a tempo pieno nel Team dell’Unità operativa di diabetologia degli Spedali Civili di Brescia. |
cyn |
Sono diabetica da quasi 8 anni all inizio mi sentivo come una appestata |
moderatore |
potreste dire a che età siete stati diagnosticati? |
cyn |
io verso i 38 anni |
macaluso.enza |
io all’età di 36 anni |
moderatore |
tipo 1 o 2? |
cyn |
tipo 1 |
aurora70 |
all’eta di 8 anni |
macaluso.enza |
di tipo 2 |
gladiator |
esordio diabete 1 a 27 anni ora ne ho 43 |
roby92 |
io il primo impatto alla diagnosi l’ho affrontato molto bene perché in realtà non mi dovevo gestire da sola visto che mi curavano i miei amatissimi genitori. non ci capivo niente anche perché avevo 6 anni |
roby92 |
però adesso che capisco molto bene e dopo quasi 11 anni di malattia, lo ritengo come un amico che a volte mi fa degli scherzi |
moderatore |
quando sono cominciati i problemi (se sono cominciati)? |
dr. S. Ciaccio |
la diagnosi è sempre un brutto colpo, un fulmine a ciel sereno, deve passare un po’ di tempo prima di capire cosa sta succedendo e come la vita dovrà cambiare |
gladiator |
è vero Dott.ssa ma molte volte l’approcco del medico non è dei più ideali, intendo all’esordio |
dr. S. Ciaccio |
assolutamente vero, il primo impatto con la malattia e con chi te la comunica rimane spesso impresso profondamente ma per fortuna nel tempo si può cambiare |
cyn |
ma io ancora non l’ho accettato, per me e una continua lotta |
roby92 |
io solo a volte non lo accetto… |
dr. S. Ciaccio |
lotta contro cosa? |
cyn |
ma non lo so, forse con me stessa |
macaluso.enza |
penso che la diagnosi all’inizio sia un brutto colpo, ci vuole del tempo per poterla accettare |
cyn |
per cambiare bisogna accettarla |
dr. S. Ciaccio |
credo che dobbiamo chiarire cosa intendiamo per accettarla |
cyn |
accettare di avere il diabete |
macaluso.enza |
penso che non abbiamo scelta ‘o ti mangi ‘sta minestra o ti butti dalla finestra’ |
dr. S. Ciaccio |
che in pratica significa … |
moderatore |
per te cosa vuol dire ’avere il diabete’? |
cyn |
essere malata e condannata |
lorenza |
non essere malata ma essere noi stessi con alcuni problemi da affrontare |
dr. S. Ciaccio |
certo, nessuno vuole essere malato ma purtroppo a volte capita che succedano cose fuori dalla nostra volontà con cui dobbiamo fare i conti scegliendo se far finta che niente sia cambiato o iniziare a prendere in considerazione il problema e vedere come afffrontarlo, magari con l’aiuto di qualcuno che ci possa sostenere |
gladiator |
quindi la seconda ipotesi equivale ad accettare la malattia |
cyn |
io le faccio tutte e 2 |
moderatore |
cioè? |
dr. S. Ciaccio |
secondo me si, è un percorso più o meno lungo e faticoso, ognuno lo affronta a suo modo ma sicuraemtne se aiutati è più facile |
gladiator |
e se mancasse l’aiuto? |
moderatore |
come spesso… |
cyn |
a volte faccio finta non sia successo niente, altre prendo coscienza e questo non mi fa avere stabilità |
dr. S. Ciaccio |
il confronto con altre persone che hanno lo stesso problema è anche un altro elemento molto importante che può facilitare questa accettazione o convivenza più o meno pacifica |
lorenza |
mi scusi ma cosa intende per rassegnazione? |
dr. S. Ciaccio |
rassegnazione è subire passivamente, lasciare che le cose vadano da sè senza cercare di prendere in mano la situazione |
lorenza |
gazie |
k76 |
Salve dottoressa. Io visto l’argomento, avrei a proposito da dire questo: non ho mai accettatto la mia malattia coscientemente. Faccio l’isulina, ma non mi misuro mai… non sopporto l’idea di sapere di avere un valore sbagliato… |
moderatore |
‘non sopporti’ o ‘ hai paura’? |
k76 |
entrambe, non ho problemi a parlare con gli altri della malattia, ma poi non riesco a seguire le terapie con accuratezza… |
dr. S. Ciaccio |
capita spesso ma forse il vedere il valore che tu chiami sbagliato ti permetterebbe di poterlo aggiustare no? non è un esame, è un segnale che ti può aiutare ad indirizzare meglio le tue azioni che comunque compi (fare insulina) |
k76 |
le faccio un’esempio: so che in questo periodo devo fare un’insulina al giorno. La faccio in fretta, come se devo fare un qualcosa per dovere in quel momento… poi non ci penso più… |
gladiator |
e lasciare che le complicanze devastino il tuo corpo |
ninocampanella |
L’autocontrollo della glicemia ti aiuta a capire la reazione del tuo corpo e a curarti meglio. Qualche consiglio per coloro che non accettano il loro stato di diabetici? |
dr. S. Ciaccio |
Parlare, confrontarsi, esprimere le proprie preoccupazioni e disagi aiuta molto ad alleggerirsi, a non sentirsi soli, diversi e isolati, certo bisogna avere qualcuno di cui ci si può fidare e appoggiare |
dr. S. Ciaccio |
Pongo io una domanda a voi: a chi vi ‘appoggiate’, chi vi è di aiuto nella gestione e ‘accettazione’ del diabete? |
gladiator |
nel mio caso in ordine: me stesso e il mio medico |
ninocampanella |
Ci sono arrivato da solo, col passare degli anni |
dr. S. Ciaccio |
nei vostri Centri non c’è la possibilità di confrontarsi con altre persone che condividono le stesse vostre problematiche? |
nicola52 |
io l’ho accettato da solo e mi curo senza problemi, ci convivo e basta |
k76 |
ecco come stasera c’è chi mi ha chiesto se faccio la glicata chi mi altro… come si fà a passare una vita condizionata da tutto questo… |
moderatore |
in casa? vi sentite ‘compresi’? |
cyn |
con chi ha la stessa patologia si |
lorenza |
dipende da con chi parlo |
k76 |
io non conosco nessun altro diabetico… |
nicola52 |
ed è stato da quando me l’hanno diagniosticato |
gladiator |
idem? |
ninocampanella |
È solo una conversazione come un’altra, non devi farne una ossessione |
k76 |
l’ho scoperto con la visita militare come iperglicemia… ma non l’ho mai curata e controllata… poi… |
ninocampanella |
È stato proprio un rifiuto |
moderatore |
e a che età sei diventato diabetico? E da quanto tempo sei diabetico? |
k76 |
poi sono passata per anni ad una pastiglia al giorno di Glugoface da 1000… nessuno in famiglia ha mai accettato il mio problema… anzi, mia madre (molto ansiosa) ha cercato sempre di evitare il problema convincedomi che bastava la pastiglia… |
gladiator |
Dott.ssa la solidarietà e l’aggregazione tra diabetici è importante ma senza la volontà del singolo e un buon raporto con il medico penso non si faccia molta strada |
ninocampanella |
Se hai un callo, non cerchi di toglierlo? Ti sei fatto condizionare dall’ignoranza sul diabete. |
k76 |
sì… è solo che a volte si finisce per essere sopraffatti da tutti i problemi giornalieri (lavoro, affetti) che non pensi ad altro… |
aurora70 |
nino questo è un callo con il quale dovrà vivere tutta la vita… |
ninocampanella |
Meglio trattarlo come tale che farsene un dramma |
gladiator |
k76 per garantire nel tempo lavoro e affetti dovresti curare il diabete |
aurora70 |
no, non deve assolutamente farne un dramma deve imparare a convivere con il suo status |
k76 |
…non è facile a volte riuscire a conciliare i tuoi problemi con le amicizie… chi non ha questo problema non lo può capire fino in fondo… come ti senti a volte come se tutta la tua vita fosse condizionata da questo… |
lucio sorlini |
io mi appoggio su me stesso, anche se penso che trovando altri nelle mie condizioni, ne trarrei energia ulteriore |
ninocampanella |
Il diabete è una patologia diffusissima, ma l’ignoranza delle persone te lo fa nascondere |
k76 |
c’è chi può sognare di vivere su un’isola deserta, o farsi un viaggio in mezzo all’oceano etc… tu non lo puoi fare perché tutto il tuo mondo deve girare intorno alla tua malattia… |
gladiator |
io su un isola deserta ci sono stato eccome |
maruska |
k76 sei davvero convinto ke tutto il mondo debba girare intorno al diabete? non sarebbe più ‘coraggioso’ se il diabete girasse intorno al mondo ma soprattutto NOI intorno a lui?? |
dr. S. Ciaccio |
approfitto di questa chat per segnalare a tutti voi una opportunità che penso sia importante proprio per questo confronto di cui parlavo prima: a settembre verrà realizzato un corso residenziale esperienziale riservato a persone con diabete di tipo 1 (trattate con 4 insuline al gg) dove sarà possibile fare esperienza di cosa significa saper gestire il diaebte ovvero essere fuori casa, pranzare fuori, fare attività fisica, uscire la sera… tenendo conto del diabete e della sua corretta gestione |
moderatore |
silvia, poi mandami tutti i riferimenti, lo passo in ML |
dr. S. Ciaccio |
certamente, sarebbe bello se qualcuno potesse partecipare, finalmente potremmo parlarci di persona! |
cyn |
sono daccordo |
gladiator |
io ci sarò di certo |
moderatore |
dove lo farai? Brescia? |
dr. S. Ciaccio |
si, come sempre sul lago di Garda, domani giro l’invito |
moderatore |
grazie Silvia |
lucio sorlini |
riconosco la priorità di opportunità formative per chi ha il diabete 1, ma penso che anche per chi ha il diabete 2 sia fondamentale avere opportunità formative o almeno di possibilità di aggregazione e di mutuo aiuto, sulla base di problemi comuni |
moderatore |
vi chiedo: vi disturba di piu’ che gli altri minimizzino il vostro problema o che vi ignorino? |
donata |
a me dispiace di più che mi ignorano |
cyn |
con gli amici diabetici io riesco a trovare appoggio, con altri non ne parlo, è come se lo nascondessi |
donata |
a me piace parlarne quando la gente capisce |
gladiator |
quindi lo nascondete? |
cyn |
diciamo di sì |
moderatore |
perché? |
cyn |
come dicevo all inizio, mi sento discriminata |
aurora70 |
in che modo ti sentivi discriminata? |
gladiator |
io ne vado fiero |
lorenza |
io vorrei essere capita |
donata |
secondo lei dottoressa è giusto naconderlo? io non lo faccio mai |
ninocampanella |
Mica lo dobbiamo esternare, esaltarlo, se capita l’occasione non vergognarsene |
gladiator |
io esalto, esterno e dimostro che vivo meglio di una persona non diabetica |
cyn |
io al max dico di avere le glicemie un po’ alte se proprio sono costretta |
donata |
vergognarsene MAI |
gladiator |
non conosco la parola vergogna nella mia malattia |
donata |
infatti… fiera non direi |
ninocampanella |
Appunto |
moderatore |
gladiator mi sembra eccessivo dire che vivi meglio di un non diabetico… |
moderatore |
perché mai? |
gladiator |
mi hai mai visto? |
moderatore |
uno non è migliore o peggiore perché è diabetico o meno |
gladiator |
sto parlando di qualità di vita e forma fisica e benessere mentale e fisico |
moderatore |
appunto |
gladiator |
e io chiedo anche perché non dovrei andarne fiero di come riesco a contrastarlo? |
moderatore |
non ho detto questo |
moderatore |
ma non c’è motivo per dire che sei ‘meglio’ di chi non ha il diabete |
gladiator |
dagli affetti che ho e che hanno bisogno di un Biagio sempre al 100% |
donata |
non siamo tutti uguali biagio |
gladiator |
io sono molto ‘meglio’ di molti che non hanno il diabete |
moderatore |
ma sarai anche peggio di molti che non ce l’hanno, sentirsi superiore non è mai buon segno… |
gladiator |
sarebbe meglio mi sentissi inferiore? |
moderatore |
no |
gladiator |
quindi? |
moderatore |
ma non è equilibrato |
gladiator |
il diabete lo è? |
moderatore |
che c’entra col sentirsi superiore? la vita non è una gara |
ninocampanella |
Gladiator combatte il diabete ed è fiero della sua battaglia |
gladiator |
centrato in pieno!!!! |
moderatore |
quando si deve sempre dimostrare qualcosa… vuol dire che non si è sicuri |
dr. S. Ciaccio |
sto seguendo la vostra discussione, non credo che si possa parlare di migliore o peggiore degli altri perché si ha il diabete, forse si può dire che saper convivere bene con il proprio diabete può essere motivo di orgoglio |
moderatore |
giusto, ma questo è diverso |
donata |
infatti dottoressa |
dr. S. Ciaccio |
per quello che ho potuto costatare le persone spesso nenche sanno cosa è il diabete e percepiscono la sua gravità per come noi ne parliamo, è come se fossimo insomma un po’ noi a determinare in parte se le persone a cui lo diciamo saranno spaventate, preoccupate o normalmente attente a questa condizione |
k76 |
scusate a tutti, ma ho bisogno di una pausa… mi sento leggermente giù, soprattutto perché avete ragione su tutto!!! io sfuggo, come spesso sono sfuggito a molti problemi… del tipo: ci pensiamo domani. Ma poi domani diventano anni… |
maruska |
dalle poche righe che sto leggendo mi pare di capire che molti di voi lo sentono come un peso… una vergogna… una discriminazione ecc ecc… (tutti sentimenti negativi), ma è possibile che non riusciate a farla diventare un ‘dolce’ compagno della propria vita?? |
cyn |
io ammiro chi ci riesce, ma non siamo tutti uguali |
gladiator |
infatti non mi impongo come esempio da seguire |
k76 |
ti ammiro gladiator: sei come il tuo nick. Da dove prendi tutta questa forza. |
gladiator |
diciamo che faccio dell’attività fisica la principale arma di difesa ma sto benissimo anche senza |
k76 |
quanti anni hai? |
gladiator |
43 |
aurora70 |
biagio… forse non tutti in questa chat sanno che sei un atleta..spiegati meglio |
maruska |
si ovvio cyn che non si è tutti uguali, ma la volontà, la consapevolezza e la presa di coscienza aiutano a metabolizzarlo a farlo diventare una parte di noi … del nostro essere!!!! |
cyn |
appunto..la consapevolezza, la volonta e sprattutto la presa di coscienza |
maruska |
cyn e a te mancano queste cose? volontà, consapevolezza e coscienza altro non è che NOI STESSI |
donata |
ma purtroppo a volte non si riesce a gestirlo bene |
cyn |
non sempre le ho |
donata |
insomma ogni giorno è diverso. Putroppo non tutti riescono ad avere un buon compenso anche se ce la mettono tutta |
dr. S. Ciaccio |
certo donata ma non è richiesto di essere sempre bravi e perfetti nella gestione, l’obbiettivo è arrivare a vivere una vita normale trovando il giusto spazio e il giusto tempo al diabete e alla sua cura… qualche giorno andrà meglio, qualche altro peggio… l’importante è non lasciare andare le cose da sè, abbattersi o rassegnarsi perché a volte le cose non sono come le vorremmo |
donata |
abbattersi mai dottoressa altrimenti è la fine |
lorenza |
noi come possiamo accettare meglio il diabete? |
ottimista |
a me il diabete (ce l’ho da 2 mesi) mi ha insegnato di quanto fossi stupida a fissarmi, arrabbiarmi per cose futili e sentirmi ancora più vicina ai pochi veri amici |
maruska |
dott.ssa mi permetta di fare una domanda ‘provocatoria’: mi sembra che molti si schermino dietro il fatto di dire ‘il diabete è più forte di me…, non lo si può combattere… mi sento discriminato… ecc ecc’; ma tutto questo nascondersi dietro questo dire può essere solo il fatto che poi non riuscendo a controllarlo in maniera ottimale, preferiscono dare la colpa a LUI e non a se stessi?? (è molto meglio fare lo scarica barile sul diabete che dire di aver fallito nel gestirlo) |
dr. S. Ciaccio |
sono d’accordo con te ma non direi fallito, la gestione del diabete si gioca di giorno in giorno, di ora in ora, se dici fallito mi fa pensare che valuti tutto quanto hai fatto inutile e sbagliato |
maruska |
certo dott.ssa io sono una di quelle che si accompagna giorno dopo giorno al diabete, sono 28 anni di patologia (ne ho 36 di anni), ma non mi sono mai lasciata sopraffare dalla patologia, ho cercato di capirla, di conoscerla e di ‘farmele amica’, ho preso coscienza e consapevolezza da subito di quello che mi era accaduto e ho sempre portato come strada e come obiettivo quello di non far si che lre complicanze potessero prendere il sopravvento, e ci sono riuscita; io non mi sento ne vittoriosa ne fallita ma una donna che ha messo da parte un capitale e ora lo difende dalla svalutazione… forse sono stata un po’ fortunata o solo decisa e determinata |
dr. S. Ciaccio |
complimenti maruska, sei stata brava, esempi come te mi permettono di dire che convivere con il diabete è possibile anche se certamente difficoltoso |
donata |
certo ma non siamo tutti fortunati… |
ottimista |
penso che a nessuno di noi piaccia star male, cerchiamo di gestirlo al meglio ma quando non vediamo risultati positivi logico che ci abbattiamo e diamo la colpa a lui |
donata |
infatti… perché falliti? io non mi sento affatto una fallita… comunque sono d’accordo con lei doc |
gladiator |
forse il ‘fallimento’ si ha quando arrivano prime complicanze permanenti |
aurora70 |
no biagio… quelle non sono un fallimento. |
dr. S. Ciaccio |
anche allora vale la pena curarsi bene per evitare che peggiorino ulteriormente … |
gladiator |
giusto |
ninocampanella |
Dopo tanti anni viene un periodo di stanca, capita anche a me che sono db da 36 anni, ma bisogna resistere, dopo tanti anni i pericoli sono maggiori |
dr. S. Ciaccio |
bene, sei l’esempio che le cose possono cambiare nel tempo ..anche quando non iniziano per il meglio |
gladiator |
mai abbassare la guardia dunque? |
donata |
certo che no |
ottimista |
sono d’accordo con te!!!! e quando pensi di aver elaborato la nuova complicanza ne arriva un’altra… ho visto con mia madre..un calvario ma la volontà aiuta moltissimo per questo quando me l’hanno diagnosticato ho subito voluto informazioni e se non le ho cambio medico!!! |
basileus |
per la dottoressa: ho 48 anni e ho il diabete da 38 anni, i primi 15 sono stati il buio completo poi c’è stato un periodo di voglia di combattere è da un paio di anni che non riesco a seguirlo come vorrei, |
ninocampanella |
Siamo quasi coetanei di diabete, |
basileus |
ma il probema è riuscire a capire cosa sta succedendo |
raggiodiluna |
dopo 33 anni di diabete… posso dire che si vive benissimo solo se si è convinti del fatto che bisogna conviverci. Oggi ho quasi 39 anni solo una retinopatia iniziale, ho due figlie meravigliose e voglio ancora fare tante cose. |
ninocampanella |
Capire è un pò difficile, meglio accettare e resistere |
basileus |
forse è il lavoro, forse è la solitudine |
gladiator |
il diabete non è affatto mio amico nè lo vorrei come tale io lo tratto da nemico e giorno dopo giorno gli sto addosso non lo rispetto nè mi faccio condizionare se mi mancasse questa cattiveria non penso avrei una buona gestione della malattia |
ottimista |
è inevitabile che talvolta ti condizioni!!! come la mettiamo con le ipo improvvise??? |
raggiodiluna |
basta fare come Mari Poppins… Basta un poco di zucchero e lei sale su. ahahah |
gladiator |
le ipo si devono prevenire e se arrivano si gestiscono in modo tale che non condizionino – adesso ho imparato e con il micro e la conta cho va molto meglio |
maruska |
ottimista le ipo improvvise per mia esperienza non esistono, le ipo vengono perché non siamo stati bravi a gestire tutto quello che c’è prima della stessa ipo (cibo, insulina, attività fisica, stati emotivi… ) |
basileus |
ecco forse non riesco a trovare un buon riferimento come diabetologo, il mio è deceduto a marzo purtroppo |
ninocampanella |
Dopo tanti anni ne sai più tu che un diabetologo, devi essere il medico di te stesso |
basileus |
grazie nino ma il riferimento è necessario: me ne ste accorgendo sono allo sbando da 2 mesi… |
ninocampanella |
Li uso solo per qualche consiglio e per le ricette. È molto difficile trovarne uno così bravo che ti segue da vicino e con interesse |
dr. S. Ciaccio |
avere un medico come riferimento è indispensabile anche quando è da annni che si ha il diabete, le terapie cambiano così come i bisogni di ognuno perciò avere qualcuno che ti indirizza è assolutamente necessario |
ninocampanella |
Ma sono così rari quelli buoni. siamo solo pazienti |
basileus |
grazie dottoressa Silvia, ma il problema della zona dove abiti è la mancanza di centri veramente a disposizione |
moderatore |
dove abiti? |
basileus |
provincia di Napoli, io abito ad Ercolano moderatore |
ninocampanella |
Basileus ha centrato il problema, si parla sempre di aumento della patologia ma non si prendono gli opportuni provvedimenti. Pochissimi Centri e moltissimi diabetici, centinaia di visite al giorno, come si fa a segiìuirli? |
dr. S. Ciaccio |
sono d’accordo con voi che non sempre si trovano medici disponibili a prendersi carico non solo della malattia ma anche e soprattuto della persona ma credo e spero che questa sensibilità stia crescendo anche nelle istituzioni che si stanno rendendo conto che le patologie croniche si curano solo attraverso chi ne è affetto e perciò è prioritario fornirgli tutti gli strumenti e le conoscenze per essere autonomo e sicuro |
moderatore |
insomma.. lotta o convivenza? |
gladiator |
lotta tutta la vita!!!!! |
maruska |
SERENA convivenza!!!!!! |
raggiodiluna |
convivenza … sicuramente. |
aurora70 |
convivenza ‘serena’ |
donata |
certo convivenza e rassegnazione |
maruska |
donata la rassegnazione è uno stato negativo e il nostro fisico e la nostra mente rigetta gli stati negativi. non bisogna rassegnarsi ma solo farla propria!!! |
lorenza |
lotta e convivenza a vita |
ottimista |
ENTRAMBE |
gladiator |
la convivenza è forzata la lotta è una decisione. Io non convivo con chi mi vorrebbe fare del male |
dr. S. Ciaccio |
ognuno ha le sue strategie… |
ottimista |
mi piace, ma se le cose vanno bene è o no convivenza??? vai sempre a stuzzicare?? Dipende da te!!! Se alcuni giorni stai bene ci convivi e basta, lotti quando devi lottare, quando devi raggiungere degli obiettivi, quando continui a fare prove su prove per capire dove stai sbagliando… almeno io faccio così e non sai che giramenti quando credo di aver fatto bene e alla fine della giornata arriva un bel 200 |
aurora70 |
se per rassegnazione si intente capire di dover vivere tutta la vita con questa malattia … allora sono rassegnata! |
donata |
infatti… anche io intendevo quello: perché la rassegnazione è una cosa negativa?? |
maruska |
è negativa perché il cervello (e la dott.ssa che è psicologa lo saprà spiegare molto meglio di quanto possa farlo io), porta a inscatolare la mente in quella sensazione di non poterci fare nulla. la mente per andare avanti per reagire deve essere ‘bombardata’ da cose positive e non negative |
donata |
non sono d’accordo perché la rassegnazione è segno di combattere anche |
lucio sorlini |
non è giusto rassegnarsi, è corretta la accettazione, ma non nel senso di passività bensì nel senso di realismo costruttivo; certo occorre essere anche aiutati, cercare di farsi aiutare |
raggiodiluna |
perché noto tanta difficoltà nell’accettare un problema, che seguito bene e imparando a conoscere il proprio corpo ti permette di fare qualsiasi cosa? Oggi con il microinfusore la vita è notevolmente migliorata… pensiamo a domani con una buona carica di ottimismo!!!! |
maruska |
lei la rassegnazione la vede come sentimento negativo oppure no? |
dr. S. Ciaccio |
negativo, accettare significa stare con quello che c’è e vedere cosa posso fare io, rassegnarsi significa dirsi che non si ha la possibilità di fare nulla per contrastare quello che sta accadendo, significa subire |
ninocampanella |
Più che rassegnazione la chiamerei adattamento |
dr. S. Ciaccio |
adattarsi alla nuova condizione mi piace di più, significa cambiare un po’ strada rispetto a quanto si era stabilito ma comunque non rinunciare ad arrivare dove si voleva arrivare… |
donata |
io non subisco anzi… cerco sempre di fare il mio meglio ma a volte purtroppo non è cosi |
moderatore |
un pò di sano realismo… |
toni |
accettare significa avere piu cura del propio corpo e rassegnarsi a quello che si ha con filosofia |
donata |
esatto anche io la penso cosi, poi ovviamente tutto è soggettivo |
raggiodiluna |
bravo… una buona dose di ottimismo è meglio di qualunque terapia per affrontare il nostro amico diabete!!! |
ottimista |
naturalmente mi associo |
toni |
io ho scoperto di avere il diabete 2 anni fa certo non è stato bello però l’ho presa con rassegnazione bisogna conviverci |
maruska |
io credo che molti di voi (ma non tutti) abbiano davvero come filo conduttore nel diabete la parola rassegnazione!!! il life motive lo si può cambiare… prendere il toro per le corna può essere divertente; non ricordo chi ma diceva: ‘fatti amico chi sai che non potrai combattere’. in fondo vi sembra così difficile farlo??? NOI SIAMO QUELLO CHE DECIDIAMO DI ESSERE! |
donata |
certo l’ottimismo non deve mancare mai |
maruska |
dottoressa, quanto gli stati e i pensieri negativi, influenzano l’andamento della patologia? (da una scala da 1 a 10) |
dr. S. Ciaccio |
8, molto, io credo che lo stato emotivo influenza il nostro modo di vedere le cose e affrontarle |
ottimista |
Le faccio l’esempio della mia seconda visita: il medico ha guardato il diario e cambiato terapia e io a fare 100 domande e lei che continuava ‘allora ci vediamo il… ’ oppure sei carente di vitamina D e allora?? sintetica è dire poco gli facevo il terzo grado!!! |
dr. S. Ciaccio |
cambia medico! |
moderatore |
🙂 l’ho pensato… |
ottimista |
Vorrei ma ho paura di una sua reazione il medico di cui vorrei assistita fa parte della stessa equipe… capisce che figura?? |
dr. S. Ciaccio |
ora devo salutarvi… sono ancora in ospedale e devo tornare a casa. Mi ha fatto piacere seguire le vostre discussioni e poter intervenire anche se so di non aver risposto a tutto… perdonatemi ma non ho molta dimestichezza con le chat. Spero di poter incontrare personalmente qualcuno di voi al corso di cui vi ho parlato. |
gladiator |
Grazie Dottoressa ci vediamo a Settembre |
moderatore |
grazie Silvia, di cuore! |
donata |
grazie mille dottoressa speriamo di averla presto tra noi!!! |
moderatore |
buona notte e ancora grazie!! |
dr. S. Ciaccio |
buonanotte a tutti |
moderatore |
a presto, anzi, al prossimo martedì! |