Quando si e’ vestiti
Al paziente che inizia la terapia con microinfusore è richiesto un piccolo sforzo, soprattutto all’inizio: deve apprendere nuove regole, cambiare alcune abitudini, acquisire gesti nuovi. L’impegno peraltro non basta: occorre anche fantasia per scoprire come inserire la terapia con microinfusore nella propria vita traendone il massimo vantaggio. I diabetologi sono sempre stupiti dalla creatività dei loro pazienti, dai mille modi in cui un semplice strumento apre, a chi lo usa, nuove prospettive e soluzioni.
Indossare il microinfusore Il microinfusore può essere portato in modo discreto sotto i vestiti, attaccato alla cintura, in tasca… Indossare in modo appropriato il microinfusore è un’arte nella quale le persone con diabete finiscono per stupire se stessi e i loro Team diabetologici con soluzioni pratiche e geniali. Le Case produttrici di microinfusori e alcune ditte specializzate danno il loro contributo fornendo utili accessori.
In qualsiasi modo venga indossato, il microinfusore andrebbe mantenuto in posizione orizzontale o verticale/obliquo con l’uscita del catetere rivolta verso il basso. In questa posizione eventuali bolle d’aria contenute nella cartuccia saliranno verso l’alto e non entreranno nel catetere se non a fine corsa del pistone.
Durante il sonno Dormire con il microinfusore non è un problema. Può essere portato a livello dell’addome inserito in custodie applicabili a fasce elastiche. I pigiami, soprattutto quelli da uomo, hanno quasi sempre delle tasche in cui è possibile posizionare il microinfusore. Altrimenti si potrà fare una piccola modifica per dotare il pigiama o la camicia da notte di una ‘tasca su misura’. In alternativa si può tenere il microinfusore sotto il cuscino, sul comodino o ai piedi del letto (in questo caso serve un catetere lungo). Per quanto si possa avere un sonno agitato è estremamente improbabile che il catetere o l’agocannula si stacchino. La presenza del microinfusore, passati i primi giorni, non disturba affatto. Anzi, se si considera che la terapia con microinfusore riduce il rischio di crisi ipoglicemiche caratterizzate da incubi, risvegli improvvisi e dalla sensazione di ‘aver dormito male’, si comprende come, a giudizio di molte persone che lo utilizzano, il microinfusore migliori la qualità del sonno. Ogni tanto, soprattutto se si riscontrano iperglicemie mattutine o se il compenso glicemico non è quello desiderato, potrà essere necessario effettuare dei ‘profili glicemici’ notturni, e quindi determinare la glicemia al momento di andare a letto, durante la notte e al risveglio.
Bagni in mare Chi indossa un microinfusore e lo tiene all’esterno dei vestiti non deve preoccuparsi della pioggia o di schizzi d’acqua da pozzanghere mentre va in bici o corre. Può andare in barca, a pesca, o passeggiare sulla riva con il mare mosso. Diverso il discorso per bagni, nuotate o immersioni. Dopo una nuotata o un bagno o la caduta accidentale del microinfusore nell’acqua è sempre consigliabile controllare se il microinfusore funziona correttamente e se si sono attivati degli allarmi. Alcuni microinfusori sono costruiti in modo da resistere per lungo tempo sott’acqua, anche a qualche metro di profondità; per altri microinfusori invece le Case produttrici raccomandano di limitare a 30 minuti la durata dell’immersione e a un metro la profondità massima raggiungibile. Se il microinfusore è stato immerso nell’acqua di mare, si consiglia di pulirlo delicatamente per rimuovere la salsedine. Ovviamente nulla impedisce di staccare il microinfusore e il catetere dall’agocannula, che invece rimarrà inserita nel sottocute.
Fare l’amore Nulla impedisce di staccare il microinfusore prima di fare l’amore. L’attività fisica contribuirà a mantenere basso il fabbisogno di insulina esattamente come accadrebbe durante altri tipi di esercizio fisico. In linea generale è possibile staccare per 60-120 minuti senza problemi o al massimo programmando un bolo pochi minuti prima di staccare. Attenzione però a non addormentarvi dopo!
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