Consiglio di Stato, indicazioni terapeutiche non spettano a Regioni Sentenza ha annullato le raccomandazioni del Veneto
Le indicazioni terapeutiche sui farmaci spettano solo allo Stato. Questo il principio alla base della sentenza con cui la III sezione del Consiglio di Stato ha annullato le raccomandazioni della Regione Veneto, che sconsigliavano ai medici operanti nelle strutture ospedaliere pubbliche l’utilizzo di alcuni farmaci oncologici. Farmaci regolarmente autorizzati dall’Aifa per la terapia del carcinoma ovarico e di quello mammario, e rientranti tra i livelli essenziali di assistenza (Lea). Con la sentenza 4546 del 29 settembre, il Consiglio di Stato ha ribadito, dunque, il principio secondo cui le Regioni non possono limitare i livelli essenziali di assistenza, nemmeno ‘raccomandando’ ai medici l’utilizzo di alcuni farmaci rispetto ad altri, valutati come meno convenienti nel rapporto costi/benefici.
“Tali livelli essenziali, infatti – sottolinea palazzo Spada – devono restare uniformi sul territorio nazionale per l’essenziale garanzia del diritto alla salute. Ciò non solo per evitare ingiustificate disparità di trattamento terapeutico tra i pazienti residenti nelle diverse Regioni, ma anche per non influenzare, con differenti scelte di politica farmaceutica ispirate al mero contenimento della spesa sanitaria in ogni Regione, le scelte del medico nella prescrizione di un farmaco già valutato idoneo alla cura di malattie gravi come il cancro, sul piano dell’appropriatezza terapeutica, da parte dell’Aifa, all’esito di una valutazione scientifica alla quale non si può sovrapporre, o addirittura contrapporre, quella di ogni singola Regione”.
di Adelisa Maio