Controllo glicemico negli adolescenti con diabete tipo 1
Tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue migliora notevolmente il profilo lipidico degli adolescenti con diabete di tipo 1. A stabilirlo lo studio dell’equipe coordinata dal dottor Raanan Shamir del Children’s Hospital di Haifa, in Israele. L’iperglicemia è un fattore chiave per lo sviluppo di aterosclerosi nel diabete di tipo 1. Secondo i risultati della ricerca, i controlli glicemici possono correggere la dislipidemia e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Lo studio è stato condotto su 26 adolescenti (13 maschi e 13 femmine) con diabete di tipo 1, di età compresa tra i 14 e 17 anni, a cui è stata diagnosticata la malattia da 3 a 8,7 anni, con un livello medio di emogloblina A1c (HbA1c) di 10.8 ± 1.9%. I pazienti sono stati trattati con una terapia intensiva di insulina per 3 mesi. Gli adolescenti per i quali il controllo glicemico migliorava dello 0,5% o più (gruppo GR1) dopo la terapia intensiva, mostrava anche dei miglioramenti per i livelli di apolipoproteina B, parametro biochimico fondamentale per stabilire il rischio di aterosclerosi, insieme ai marker di perossidazione lipidica e di stress ossidativi. Per contro, è stato rilevato un aumento dei livelli di lipidi aterogenici (in grado cioè di iniziare il processo di deposito dei grassi nelle arterie), e dei marker di perossidazione lipidica negli adolescenti in cui il miglioramento del controllo glicemico era rimasto inferiore a 0,5% (gruppo GR2). I risultati dello studio: apolipoproteina B (ApoB) p = 0.047 e sostanze reattive all’acido tiobarbiturico (TBARS = Thiobarbituric acid – reactive substances) p = 0.01 sono stati significativamente più bassi nei pazienti del primo gruppo. Nel gruppo GR2 invece i livelli di TC (totale cholesterol) e LDL (low-density lipoprotein) sono stati significativamente più alti alla fine dello studio: TC = p = 0.01 e di LDL p = 0.03. Secondo gli autori lo studio ha evidenziato lo stretto controllo metabolico sui grassi e sullo stress ossidativo negli adolescenti con diabete mellito di tipo 1, indicando che per questi pazienti un controllo metabolico rigoroso può ridurre il rischio cardiovascolare.
|
Pediatric Diabetes, 8 febbraio 2008 |