Dall’influenza al diabete: quando il virus raggiunge il pancreas cala l’insulina
L’influenza può innescare il diabete? Sembra di sì, almeno a giudicare da un recente esperimento condotto da Ilaria Capua, direttore del Centro OIE per l’interfaccia uomo-animale e per l’influenza, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Come? Distruggendo le cellule del pancreas addette alla produzione di insulina. Per dimostrarlo il team della Capua ha provato in prima battuta a coltivare dei virus dell’influenza in tessuti di pancreas umano di donatori del San Raffaele di Milano, constatando che effettivamente i virus crescevano. Quindi i ricercatori hanno provato a inoculare normali virus influenzali nei tacchini, animali notoriamente sensibili all’influenza. Tutti hanno sviluppato una infiammazione al pancreas, e alcuni il diabete.
IL MECCANISMO – Prossimo passo dei ricercatori – che hanno comunicato i loro risultati sul Journal of Virology – sarà di testare l’ipotesi dell’origine influenzale del diabete di tipo I sui topi. Quello che sembra succedere, in pratica, è che se i virus dell’influenza raggiungono i tessuti del pancreas l’organismo cerca di difendersi scatenando una risposta immunitaria, che in alcuni casi si dirige verso le sue stesse cellule: fra cui quelle che hanno la preziosa funzione di produrre insulina, l’ormone che fa entrare lo zucchero nelle cellule. Se l’insulina diminuisce o scompare, lo zucchero resta nel sangue e insorge il diabete.
NUOVE FRONTIERE – Normalmente, almeno nell’uomo, i virus influenzali vengono trovati nei polmoni e nell’intestino. Ma può verificarsi il caso in cui dei virus arrivino nel pancreas attraverso l’intestino tenue. Già durante l’ultima «pandemia» del 2009 si erano avute segnalazioni anche in Italia di bambini che avevano sviluppato il diabete subito dopo essere stati colpiti dal virus H1N1. E casi non dissimili sono stati osservati fra gli animali. Il diabete, peraltro, si aggiunge ad altre malattie per cui le quali esistono sospetti che l’influenza possa giocare un ruolo di insidioso promotore. Fra queste l’infarto, ma anche tumori come la leucemia. Conclude Ilaria Capua: «L’ipotesi che in soggetti predisposti l’influenza possa innescare il diabete potrebbe aprire nuove strade. Se l’ipotesi verrà confermata, l’impatto potrebbe essere enorme: considerando i costi sociali ed economici del diabete, poter ridurre anche solo il 5% dei casi del diabete di tipo 1 sarebbe una vittoria per la salute pubblica».
Luca Carra