Diabete: arriva liraglutide, il farmaco che lo contrasta
È a disposizione nelle farmacie un nuovo farmaco contro il diabete di tipo 2, il liraglutide. Si tratta di un derivato dell’ormone umano GLP-1 che, assunto quotidianamente, ha la capacità di regolare e stimolare la secrezione di insulina in base alla concentrazione di glucosio nel sangue, eliminando il rischio di ipoglicemia.
In Italia sono quasi 3 milioni le persone che soffrono di diabete, che colpisce più le donne degli uomini e si concentra soprattutto nelle regioni meridionali del paese.
Questo farmaco intelligente è stato promosso dopo i risultati positivi del programma clinico di fase III Leadtm (Liragluide Effect and Action in Diabetes), che ha coinvolto oltre 6.500 persone di 41 diversi Paesi. Con una singola iniezione per via sottocutanea, è in grado di tenere sotto controllo la glicemia per tutto il giorno. Ciò perchè è in grado di agire solo quando serve. Inoltre inibisce l’appetito e favorisce il rispetto di una dieta bilanciata, controlla la pressione arteriosa, migliora la funzionalità delle cellule beta del pancreas e riduce la creazione di anticorpi.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità i suoi effetti sono migliori di quelli dell’exenatide, che deve essere iniettato due volte al giorno: “Il liraglutide, farmaco sperimentale per il diabete, appare superiore all’exenatide farmaco questo già sul mercato da qualche anno”.
Agostino Consoli, professore ordinario di Endocrinologia dell’Università di Chieti, spiega che a fare la differenza è la capacità innovativa del farmaco di simulare l’attività dell’ormone naturale Glp-1permettendo una secrezione di insulina solo in presenza di concentrazioni elevate di glucosio.
Mads Krogsgaard Thomsen, vice presidente esecutivo e direttore scientifico di Novo Nordisk (casa farmaceutica che produce liraglutide), ha dichiarato: “Si tratta di un passo fondamentale per il trattamento del diabete di tipo 2. Siamo convinti che liraglutide costituisca una nuova e preziosa opzione terapeutica per i soggetti affetti da diabete di tipo 2“.
Anche il prof. Giorgio Sesti dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro sottolinea le proprietà del medicinale: “le attuali terapie per il diabete di tipo 2 non consentono di mantenere un controllo duraturo nel tempo, è per questo che occorre costantemente incrementare sia le dosi sia il numero di farmaci assunti dai pazienti fino ad arrivare alla prescrizione di insulina, mentre liraglutide può essere assunto in un’unica dose giornaliera per via sottocutanea”.
Adriana Ruggeri