Diabete, cuore più sicuro con nuova terapia
Il 60-80% dei diabetici muore per malattie cardiovascolari, da 2 a 4 volte più frequenti nei pazienti con ‘malattia del sangue dolce’, specie nelle manifestazioni più gravi come infarto, ictus, scompenso cardiaco e morte improvvisa.
Per questo la sicurezza cardiovascolare dei farmaci antidiabetici è uno dei temi sotto la lente di comunità scientifica, pazienti e autorità regolatorie.
Takeda annuncia a Milano la disponibilità in Italia di alogliptin (Vipidia) e delle terapie in combinazione a dosaggio fisso (Vipdomet, a base di alogliptin e metformina HCl, e Incresync, con alogliptin e pioglitazone).
“Alogliptin è il primo e unico farmaco della classe dei Dpp-4 inibitori ad avere dimostrato evidenze di sicurezza cardiovascolare in pazienti con diabete di tipo 2 con recente sindrome coronarica acuta”, afferma Stefano Genovese, diabetologo dell’Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni, Milano. Lo ha dimostrato “lo studio Examine – spiega l’esperto – condotto su 5.380 pazienti, che ha valutato la sicurezza cardiovascolare in pazienti ad alto rischio di sviluppare eventi cardiovascolari, causa principale di morbilità e mortalità nella popolazione con diabete di tipo 2″.
Si tratta di una terapia orale per il trattamento degli adulti con diabete 2 di età pari o superiore a 18 anni, per migliorare il controllo glicemico in combinazione ad altri medicinali ipoglicemizzanti, inclusa insulina, quando questi, unitamente a dieta ed esercizio fisico, non forniscono un adeguato controllo glicemico.
Negli studi “alogliptin in cosomministrazione a pioglitazone o metformina ha prodotto miglioramenti significativi nel controllo glicemico in confronto a pioglitazone o metformina HCl da soli”, conclude Stefano Del Prato, professore di endocrinologia all’università di Pisa .