Diabete di tipo 1, tirzepatide riduce emoglobina glicata e peso negli adulti nelle real life
Gli adulti con diabete di tipo 1 che hanno ricevuto tirzepatide in un contesto reale hanno ottenuto riduzioni dei livelli di emoglobina glicata e del peso corporeo a 3 mesi, che si sono mantenuti fino a 8 mesi. Sono i risultati di uno studio pilota osservazionale retrospettivo pubblicato sul Journal of Diabetes Science and Technology.
«L’uso di tirzepatide è stato associato a riduzioni significative del peso e dell’emoglobina glicata (HbA1c) negli adulti con diabete di tipo 1, senza un aumento del rischio di ipoglicemia o chetoacidosi diabetica (DKA)» ha affermato l’autore senior Viral Shah, professore di medicina nella divisione di endocrinologia e metabolismo e direttore del ricerca clinica sul diabete presso l’Indiana University Center for Diabetes and Metabolic Disease. «Trattandosi di uno studio pilota non possiamo trarre una conclusione definitiva, ma fornisce dati rassicuranti e richiede uno studio randomizzato su tirzepatide nel diabete di tipo 1».
Un piccolo studio su tirzepatide nel diabete di tipo 1
I ricercatori hanno condotto uno studio osservazionale retrospettivo con i dati di 26 adulti con diabete di tipo 1 che afferivano al Barbara Davis Center for Diabetes presso l’Anschutz Medical Campus dell’Università del Colorado, ai quali è stata prescritta tirzepatide dal 15 giugno 2022 al 30 gennaio 2023 (età media 42 anni, 54% donne).
Ogni partecipante ha ricevuto una dose di 2,5 mg all’inizio del trattamento, con un aumento del dosaggio in base agli obiettivi del medico o del paziente. HbA1c, peso e BMI sono stati raccolti dalle cartelle cliniche elettroniche alla data della prescrizione e da tutte le visite di follow-up per 8 mesi. Durante il periodo di studio sono stati ottenuti anche i dati di monitoraggio continuo del glucosio. Sono stati raccolti inoltre i dati relativi a ipoglicemia grave, DKA e altri potenziali eventi avversi che richiedono assistenza medica o ospedalizzazione.
«I GLP-1 agonisti hanno rivoluzionato la gestione del diabete di tipo 2 e, per via degli effetti importanti sulla perdita di peso e dei benefici cardiorenali, vengono utilizzati off-label anche nelle persone con diabete di tipo 1» ha spiegato Shah. «Per quanto ne sapevamo non esistevano studi che avevano valutato l’efficacia e la sicurezza di tirzepatide nel diabete di tipo 1».
Con tirzepatide migliorano sia HbA1c che peso corporeo
Dopo 8 mesi 24 partecipanti stavano ancora ricevendo tirzepatide. Hanno ottenuto una riduzione dello 0,45% dei livelli di HbA1c dal basale a 3 mesi (P=0,027), che si è mantenuta fino a 8 mesi. Il peso corporeo è diminuito del 3,4% dal basale a 3 mesi e del 10,5% dal basale a 6 mesi, dopo i quali non sono state osservate ulteriori riduzioni di peso. In un modello a effetti misti, una diminuzione di 1 punto percentuale del peso corporeo era associata a una diminuzione di 0,05 punti percentuali dell’HbA1c (P=0,004).
I pazienti hanno incrementato del 12,6% il time in range dal basale a 3 mesi (glicemia compresa tra 70 e 180 mg/dl) e hanno ridotto del 12,6% il tempo al di sopra dell’intervallo (glucosio superiore a 180 mg/dl) (P=0,0002 per entrambi). Il tempo al di sotto dell’intervallo (glicemia inferiore a 70 mg/dl) non è cambiato durante lo studio. Il tempo trascorso nell’intervallo target ristretto (glucosio compreso tra 70 e 140 mg/dl) è migliorato del 10,7% dal basale a 3 mesi (P=0,0016) e dell’11,5% dal basale a 6 mesi (P=0,0008).
«È interessante notare che la maggior parte del miglioramento del tempo nell’intervallo glicemico target è dovuto al miglioramento del tempo nell’intervallo ristretto» ha fatto presente Shah. «Questo suggerisce un grande potenziale di tirzepatide nel normalizzare l’iperglicemia associata al pasto e può aiutare le persone con diabete di tipo 1 a raggiungere un durata di tempo ottimale in un intervallo ristretto».
La dose totale giornaliera di insulina è diminuita di 21,6 UI al giorno dal basale a 3 mesi ed è stata mantenuta a 6 e 8 mesi. Due adulti hanno interrotto la terapia con tirzepatide durante il follow-up, uno a causa di grave ipoglicemia e uno per grave stitichezza. Non ci sono state segnalazioni di DKA.
«Credo che gli agonisti del recettore del GLP-1 abbiano un grande potenziale nella gestione del diabete di tipo 1» ha detto Shah. «Mi piacerebbe che fossero condotti degli studi di fase III per ottenere l’approvazione della FDA nel diabete di tipo 1».
Referenze
Akturk HK et al. Efficacy and Safety of Tirzepatide in Adults With Type 1 Diabetes: A Proof of Concept Observational Study. J Diabetes Sci Technol. 2024 Feb 5:19322968231223991.
da Pharmastar