Diabete di tipo 2, età più giovane alla diagnosi aumenta il rischio di decesso
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports mostra allarmanti tendenze di mortalità nei pazienti più giovani affetti da diabete di tipo 2, confermando ulteriormente l’importanza della diagnosi precoce.
Il diabete di tipo 2, che storicamente veniva rilevato nelle persone di mezza età, è diventato sempre più diffuso nelle fasce di età più giovani. La forma a esordio precoce è più aggressiva e comporta un rischio relativo più elevato di complicanze e mortalità correlate alla malattia metabolica.
Questo studio ha valutato la relazione tra l’età alla diagnosi di diabete di tipo 2 e lo sviluppo di malattie cardiovascolari e decesso per tutte le cause utilizzando i dati del NHANES (National Health and Nutrition Examination Surveys), che ha convolto più di 100mila persone tra il 1999 e il 2018.
Lo stato di diabete era auto-riferito dal paziente o definito dall’assunzione di farmaci ipoglicemizzanti, da livelli di emoglobina glicata (HbA1c) ≥ 6,5% o da una glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl. L’età alla diagnosi è stata auto-riportata e stratificata in tre categorie, <40, 40-59 e ≥60 anni. Per raccogliere informazioni sociodemografiche sono stati somministrati alle famiglie dei questionari standardizzati.
Mortalità più elevata con diabete diagnosticato in giovane età
Lo studio ha incluso 8.654 partecipanti con un’età media di 59,61 anni e un’età media alla diagnosi di diabete di tipo 2 di 51,7 anni. La maggior parte dei pazienti era di sesso maschile (51,59%) e di razza bianca non ispanica (35,19%). I tre gruppi di età (<40, 40-59 e ≥60 anni) sono stati seguiti per oltre 67mila anni-persona e avevano un’età media alla diagnosi di diabete di tipo 2 rispettivamente di 44,04, 57,5 e 72,2 anni.
I soggetti con diagnosi di diabete di tipo 2 in età più giovane avevano maggiori probabilità di essere fumatori abituali, donne, americani di origine messicana e neri non ispanici e avevano un tasso più elevato di utilizzo di insulina e una durata più lunga del diabete. Avevano inoltre istruzione e reddito inferiori e livelli più elevati di HbA1c, BMI, eGFR e glicemia a digiuno. In particolare, tra queste persone è stata riscontrata una minore prevalenza di complicanze (cardiovascolari, iperuricemia o ipertensione).
Nel complesso sono stati registrati 722 decessi per cause cardiovascolari e 2.582 per tutte le cause. Nel modello non aggiustato, l’età avanzata alla diagnosi di diabete era associata a una maggiore mortalità per tutte le cause e cardiovascolare. Tuttavia, dopo gli aggiustamenti, era associata a una minore mortalità per causa cardiovascolare e per tutte le cause, a significare che il rischio di mortalità aumentava al diminuire dell’età alla diagnosi. Ad esempio, dopo gli aggiustamenti, il rapporto di rischio (HR) per la mortalità per tutte le cause nella fascia di età <40 rispetto alla fascia ≥60 era pari a 2,72.
Nelle analisi di sensibilità, l’età più giovane alla diagnosi di diabete di tipo 2 era associata a una maggiore mortalità per causa cardiovascolare e per tutte le cause, con una relazione lineare tra età alla diagnosi e mortalità per tutte le cause. L’analisi ha anche rivelato un valore soglia nella mortalità per causa cardiovascolare all’età di 54 anni, con una riduzione del rischio fino a quell’età, che è poi gradualmente aumentato.
L’analisi dei sottogruppi non ha rilevato interazioni significative basate su sesso, razza, eGFR, BMI, mattia cardiovascolare e consumo di alcol. Tuttavia, l’associazione tra età alla diagnosi e mortalità era significativamente più forte nei soggetti ipertesi e nei fumatori.
Conclusioni
In sintesi i risultati dimostrano un’associazione tra un’età più giovane alla diagnosi di diabete di tipo 2 e un rischio più elevato di decesso per causa cardiovascolare e per tutte le cause, con un’associazione significativamente più forte nei fumatori e negli ipertesi.
Questi dati sottolineano l’importanza della diagnosi precoce e delle strategie di intervento per il diabete di tipo 2, in particolare nelle popolazioni più giovani. Inoltre evidenziano la necessità di una previsione e gestione del rischio personalizzate, in particolare per ipertesi e fumatori.
Referenze
Zhang HJ et al. Age at type 2 diabetes diagnosis and the risk of mortality among US population. Sci Rep. 2024 Nov 25;14(1):29155.
da Pharmastar