Diabete gestazionale e psicofarmaci, c’è un legame
L’assumere o meno psicofarmaci durante la gravidanza è tutt’ora fonte di dibattito. Non sapendo con certezza se possa essere dannoso per il feto, ancora una volta si tratta di scegliere tra la necessità della madre di trattare una possibile condizione mentale e la salute del bambino.
Nel dubbio, se fare a meno di assumere psicofarmaci è possibile, è sempre meglio evitare. È meglio perché sono numerosi gli studi che suggeriscono come i farmaci antipsicotici possano causare problemi non solo a chi li assume direttamente, ma anche al feto che li “assume” indirettamente. Tra i molteplici effetti collaterali riconosciuti oggi potrebbe aggiungersi una complicanza: il diabete gestazionale.
A suggerire che le donne in gravidanza che assumono farmaci antipsicotici possano sviluppare il diabete gestazionale è un nuovo studio pubblicato su Archives of General Psychiatry e condotto da un team di ricercatori del Centro di Farmacoepidemiologia presso il Karolinska Institutet di Stoccolma e l’Uppsala University di Uppsala, in Svezia.
In genere, i farmaci antipsicotici sono prescritti per trattare gravi malattie mentali come, per esempio, la schizofrenia e il disturbo bipolare. Sono farmaci molto forti e spesso vengono assunti anche durante la gestazione dalle donne che soffrono di queste malattie. Il problema è che delle possibili interazioni tra questi farmaci e la salute del feto ancora poco o nulla si sa, fanno notare gli autori.
A motivo di ciò, il dottor Robert Boden e colleghi hanno condotto uno studio utilizzando lo Swedish national health registers per esaminare gli effetti dei farmaci antipsicotici sul feto durante la gravidanza.
I ricercatori hanno così suddiviso le madri che avevano partorito in Svezia tra il 2005 e il 2009, suddividendole per gruppi in base all’assunzione o meno di psicofarmaci. Le categorie consistevano di 3 tipi: l’assunzione di antipsicotici come olanzapina e/o clozapina (che aveva interessato 169 donne); altri tipi antipsicotici (che aveva interessato 338 donne); nessun antipsicotico (che interessava 357.696 donne).
I dati raccolti hanno permesso di stabilire che i casi di diabete gestazionale erano oltre 2 volte maggiori per le donne che avevano utilizzato gli antipsicotici – questo nel 4,1% delle donne partecipanti allo studio che assumevano olanzapina e/o la clozapina e nel 4,4% per quelle che assumevano altri psicofarmaci.
Le donne che assumevano i farmaci antipsicotici hanno mostrato anche un aumento del rischio di dare alla luce un bambino piccolo per l’età gestazionale (SGA). Tuttavia, dopo un aggiustamento per fattori materni, il rischio non era più statisticamente significativo.
In definitiva, l’analisi dei dati raccolti dai ricercatori ha portato gli autori a concludere che “l’uso materno di antipsicotici durante la gravidanza, indipendentemente dal gruppo di farmaco, è associato a un aumentato rischio di diabete gestazionale. […] Le donne in gravidanza trattate con antipsicotici dovrebbero essere attentamente monitorate per il diabete gestazionale e un’alterata crescita fetale”.
[lm&sdp]
da La Stampa