Diabete. In Italia ne soffrono oltre 3,5 mln di persone. Tra gli over 75 colpito il 21% dei cittadini. La Relazione al Parlamento

Secondo i dati ISTAT 2020, la prevalenza del diabete diagnosticato in Italia è di circa il 5,9% (5,9% negli uomini, 5,9% nelle donne) pari a oltre 3,5 milioni di persone, con un trend in lento aumento negli ultimi anni. La prevalenza aumenta al crescere dell’età fino a un valore del 21% nelle persone con età uguale o superiore a 75 anni.

Secondo il sistema Passi 2017-2020: il 4,7% della popolazione adulta di 18-69 anni riferisce una diagnosi di diabete. La prevalenza del diabete cresce con l’età (è inferiore al 3% nelle persone con meno di 50 anni e supera il 9% fra quelle di 50-69 anni). Il diabete è più frequente fra gli uomini che fra le donne (5,3% vs 4,1%) ed è più frequente nelle fasce di popolazione socio-economicamente più svantaggiate per istruzione o condizioni economiche.

Questi, alcuni dati contenuti nella Relazione al Parlamento 2021 sul diabete mellito, elaborata dal Ministero della Salute, come previsto dalla legge 16 marzo 1987, n. 115, e trasmessa al Parlamento il 21 aprile 2022.

Nella Relazione si è posta anche l’attenzione sugli approcci terapeutici e sulle azioni nazionali e internazionali messe in atto dal Ministero nel campo della prevenzione e della gestione della patologia. Si è, inoltre, riportata un’indagine sul funzionamento dei Servizi diabetologici nel corso dell’emergenza da SARS-Cov2 svolta, col supporto del Ministero, dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD).

Nella Relazione si è, poi, dato spazio sia alle azioni di prevenzione e comunicazione del Ministero sul diabete sia alle linee di intervento nazionali e internazionali sulle malattie croniche. Tra queste, in particolare, rientrano quelle su Urban Health (l’influenza dell’urbanizzazione e delle politiche urbanistiche sullo stato di salute della popolazione) ed Health Literacy (l’alfabetizzazione alla salute, cioè la capacità dei cittadini di comprendere le informazioni per la propria salute e orientarsi nel mondo sanitario) che influiscono indirettamente ma in modo importante sull’insorgenza e sull’evoluzione della patologia diabetica così come delle principali patologie croniche.

Nel mondo sono 422 mln le persone che soffrono di diabete

Sono circa 422 milioni le persone che nel mondo soffrono di diabete  mellito e 1,5 milioni i decessi direttamente attribuiti al diabete ogni anno.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la prevalenza del diabete mellito è in costante aumento negli ultimi decenni. Cresce soprattutto il diabete tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi, fortemente legato all’eccesso ponderale, a sua volta riferibile a iperalimentazione e a scarsa attività fisica ma anche alla struttura stessa della società. Il diabete tipo 1, invece, insorge, di solito, in giovane età e l’unico trattamento possibile è quello con insulina.
Mentre il diabete di tipo 2 è, in parte, prevenibile modificando gli stili di vita dei soggetti a rischio, particolarmente per quel che riguarda la nutrizione e l’attività fisica, il diabete di tipo 1 può essere difficilmente prevenuto, in quanto sono ancora poco chiari i fattori di rischio che interagiscono con la predisposizione genetica scatenando la reazione autoimmunitaria.

Nella Regione europea dell’OMS, quasi 62 milioni di persone convivono con il diabete. La prevalenza di questa malattia è in crescita in tutta la Regione, arrivando, in alcuni Stati, a tassi del 10-14%. Tale crescita, in parte dovuta all’invecchiamento generale della popolazione, è principalmente secondaria alla diffusione di condizioni a rischio, come sovrappeso e obesità, scorretta alimentazione, sedentarietà e diseguaglianze socio-economiche (diabete tipo 2). Nel 2021, in Europa, oltre 1,1 milioni di decessi sono stati causati dal diabete, che rappresenta la quarta causa di morte nell’Unione Europea.

LA RELAZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

 

da Quotidiano Sanità

 

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