Diabete: moltiplica 20 volte il rischio di cecità
Il diabete diventa pandemia, grazie ai progressi della medicina l’aspettativa di vita aumenta, e di pari passo crescono anche le complicanze oculari collegati alla ‘malattia del sangue dolce’. La cosiddetta retinopatia diabetica è una delle complicanze più diffuse tra i malati di diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2. Nel mondo rappresenta la prima causa di visione ridotta o cecità tra i pazienti di età compresa fra i 20 e 64 anni. E a conferma dell’emergenza ci sono le casistiche dei servizi italiani di diabetologia, secondo cui dal 20 al 43% dei diabetici soffre di retinopatia. Gli specialisti hanno discusso delle nuove terapie laser, con raggi che bloccano la fuoriuscita di sangue dai vasi e stimolano l’epitelio retinico a ‘smaltire’ il liquido accumulato. Protagonisti del dibattito anche i trattamenti farmacologici (cortisone e molecole anti-angiogenesi), parachirurgici e chirurgici alternativi o complementari. Recentemente si ricorre sempre più spesso alla vitrectomia (rimozione dell’umor vitreo) in fase precoce, e la terapia chirurgica si estende anche al ‘peeling’ retinico e all’aspirazione di essudati intraretinici. Presupposto fondamentale resta però il buon compenso del diabete. E poiché prevenzione è la parola d’ordine per evitare complicanze, sono consigliate anche sostanze come gli integratori a base di luteina.
|
(Adnkronos Salute) 9 ottobre 2008 |