Diabete, monitoraggio continuo del glucosio migliora la qualità di vita
L’uso dei dispositivi che monitorano in continuo il livello di glucosio nel sangue con un sensore sotto la pelle fa guadagnare mesi di vita in buona salute ai pazienti con diabete di tipo 1 rispetto alle ‘strisce’ che si utilizzano normalmente per misurarlo alcune volte durante la giornata. Lo afferma uno studio dell’università di Chicago pubblicato da Diabetes Care, secondo cui il costo maggiore del sistema viene ammortizzato dalle minori spese per le complicazioni della malattia.
I ricercatori sono partiti dai dati di un test di sei mesi su 158 pazienti, metà dei quali monitorava il glucosio in continuo mentre gli altri usavano il metodo tradizionale. Nel primo gruppo si sono osservati un miglioramento del controllo del glucosio e una riduzione degli episodi di ipoglicemia. Il costo dell’assistenza per chi monitorava in continuo è risultato di circa 11mila dollari contro poco più di 7200 per gli altri.
Sulla base di quanto emerso dal test è stato elaborato un algoritmo che valutava costi e benefici del dispositivo se usato per tutta la vita da un paziente adulto. “Se si guarda a tutta la vita di un paziente il miglioramento è impressionante – afferma Elbert Huang, l’autore principale -. Anche se c’è un costo aggiuntivo la somma è compensata dal minore rischio di complicazioni”.
Dall’analisi è emerso che il monitoraggio in continuo aggiunge in media sei mesi in buona salute per ogni paziente.
“Da questa analisi – conclude Huang – il monitoraggio in continuo sembra una tecnologia di grande valore, che non ha controindicazioni e fa vivere meglio i pazienti”.
da ANSA