Diabete, ormone spezzafame meglio di insulina
Una nuova terapia contro il diabete messa a punto da uno scienziato italiano potrebbe farsi strada lasciando l’insulina, con i suoi tanti effetti collaterali, nelle retrovie: si tratta della leptina, l’ormone spezza-fame, che ha dimostrato, per ora in modelli animali, di saper controllare meglio la glicemia dando meno effetti collaterali dell’insulina. E’ la scoperta di Roberto Coppari che lavora presso la University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas (UTSW), il quale ha lasciato l’Italia dove aveva ottenuto un posto da ricercatore all’Universita’ di Ancona, contratto che gli era stato ingiustamente tolto dall’ateneo con un decreto rettorale poi annullato dal TAR.
Il lavoro di Coppari e’ stato pubblicato sulla rivista dell’Accademia Nazionale Americana delle Scienze ‘PNAS’ e da esso, ha anticipato Coppari all’ANSA, ”e’ anche nata una sperimentazione umana (in corso alla UTSW) mirata a testare questa terapia in diabetici di tipo 1”. Anche se la terapia insulinica salva loro la vita, i diabetici tipo 1 (il cui organismo e’ incapace di produrre insulina) hanno un rischio cardiovascolare molto elevato (dopo l’eta’ di 55 anni il 90% di questi pazienti soffre di malattia coronarica).
E ”noi (e non solo noi) – spiega Coppari – pensiamo che cio’ sia dovuto all’uso necessario ma eccessivo di insulina che ha ben note azioni ‘lipogeniche’ e ‘colesterologeniche”’, cioe’ sull’accumulo dei grassi. Quindi, continua Coppari, una terapia alternativa a quella insulinica sarebbe necessaria per prolungare e migliorare la vita di questi pazienti. La leptina e’ un ormone noto da tempo per il suo ruolo, direttamente nel cervello, nel controllare l’appetito, e perche’ regola l’accumulo di grassi.
”Noi abbiamo scoperto che la leptina puo’ completamente sostituire l’insulina in animali da laboratorio affetti da diabete tipo 1, afferma Coppari. Il vantaggio e’ che la leptina diminuisce anche i lipidi nel sangue ed inoltre non causa ipoglicemia”, uno dei piu’ pericolosi effetti collaterali della terapia insulinica che, non solo puo’ essere fatale ma si ripercuote a lungo termine sulla salute generale del paziente, con comparsa di problemi vascolari e oculari. Adesso e’ in corso su 12 pazienti una sperimentazione clinica: ”l’obbiettivo iniziale e’ somministrare leptina insieme a una dose bassa di insulina e vedere se la glicemia rimane sotto controllo come con la terapia standard; fra 3 mesi avremo indicazioni sugli effetti della leptina su di loro, conclude Coppari”.