Dolcificanti

D:

Buon giorno, ho 58 anni, sono alto 1,78 e peso 83 chili.
Qualche mese fa ad un check up avevo la glicemia glicata a 7,1, con una riduzione (non drastica) nell’assunzione di dolci suggerita dal mio medico dopo 3 mesi è scesa a 6,8.

Vorrei utilizzare un dolcificante al posto dello zucchero, da qualche giorno sto prendendo un prodotto a base di aspartame ma ho una serie di lievi sintomi di malessere all’apparato digerente/intestinale.
Ho fatto un po’ di ricerche su internet ed ho letto che effettivamente l’aspartame puo’ provocare questo tipo di sintomi (e qualche organizzazione dice di evitarlo perche’ cancerogeno).
Mi potete suggerire un prodotto piu’ “neutro” ?

Grazie e buona giornata, 

R. D.

 

 

R:

Caro R.,

è accaduto che  alcuni studi scientifici hanno messo in dubbio la sicurezza dell’aspartame , in passato  ritenuto responsabile della possibile insorgenza di malattie oncologiche. Tuttavia il National Cancer Institute (2006) ha smentito l’esistenza di una correlazione tra il consumo di aspartame e l’insorgenza di tumori. Successivamente nel 2006, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha dichiarato che “l’uso dell’aspartame non comporta rischi per la sicurezza dei consumatori” .

Per cui la sua assunzione non è nociva. È pur vero, però che all’assunzione di alcuni dolcificanti, si può manifestare un effetto lassativo, soprattutto per elevate dosi.

Provi con l’acesulfame K (acesulfame potassico), un dolcificante che non possiede retrogusto amaro, è stabile in soluzioni acide e ad elevate temperature e può essere quindi utilizzato anche in cibi che vanno cotti, a differenza dell’aspartame che ad elevate temperature si altera e perde il potere dolcificante e non può quindi essere impiegato in cibi che richiedono la cottura. L’acelsulfame n on è metabolizzato dall’organismo e quindi non fornisce calorie ed è inoltre acariogeno.

La Dose giornaliera raccomandata è di 9 mg/kg peso corporeo/die (c.a 750 mg al giorno secondo il suo peso) e, nell’ambito delle dosi raccomandate, è considerato sicuro dal punto di vista tossicologico.

Cordialmente

 

Daniela Capezzali

Coordinatore C.L. Dietistica
Dipartimento di Medicina Interna
Università degli Studi di Perugia