Estate e diabete: le regole da sapere

Anche i giovanissimi sono nel mirino
“In Italia i malati sono circa 4 milioni, ma ciò che più colpisce è l’enorme aumento dei casi di bimbi e adolescenti, che spesso ignorano la loro situazione”, avverte il Professor Francesco Giorgino.

Il decalogo da seguire con l’arrivo del caldo per non correre rischi.
Oltre il 30 percento degli italiani è in sovrappeso (118 milioni di persone) e il 9 per cento sono obesi (quasi 6 milioni).
Quest’ultimi, stando agli specialisti italiani della comunità scientifica internazionale, riunita in congresso a San Francisco, sono a rischio di diventare diabetici.
Lo sono già, purtroppo, in base ai più recenti studi, 3,8 milioni di italiani. Gli stessi studi sottolineano che sono quasi 2 milioni i nostri connazionali che non sanno di essere diabetici o sono, senza saperlo, in fase prediabetica.
In queste condizioni si trovano purtroppo, anche mezzo milione di giovanissimi, in età tra gli 8 e i 18 anni (la stima è della Società italiana di diabetologia).
Si tratta di bambini e di adolescenti  in sovrappeso o addirittura obesi. Nella stragrande maggioranza dei casi, questi soggetti denunciano livelli di pressione arteriosa superiori ai valori accettabIli, sono insulino-resistenti, le loro arterie si stanno irrigidendo ma non lo sanno perché non si sottopongono, per incuria o ignoranza (soprattutto da parte dei genitori) ai più semplici esami del sangue che potrebbero facilmente verificare la loro reale situazione.

Ma perché è così importante, per non ammalarsi di diabete, una corretta produzione di insulina?
Come mai il diabete viene definito “male silenzioso”?
Per quale motivo ora colpisce un alto numero anche di giovanissimi?
Quali sono gli stili di vita che allontanano o addirittura scongiurano la malattia?
Come si deve comportare un soggetto “a rischio” durante l’estate? Lo spiega a Gente uno dei più illustri specialisti italiani, il Professor Francesco Giorgino, docente di Endocrinologia e Malattie metaboliche dell’Università di Bari, protagonista al Congresso internazionale dl San Francisco.

Quando il pancreas “lavora” male.

“Col cibo, introduciamo zuccheri destinati a trasferire energia ai muscoli e, più in generale, a tutti i nostri tessuti, premette il Professor Francesco Giorgino. ‘In situazione normale, gli zuccheri si trasformano in energia grazie al lavoro di mediazione dell’insulina, sostanza prodotta dal pancreas. Ma quando il pancreas non riesce più a svolgere questo ruolo (ed eroga meno insulina) gli zuccheri rimangono nel sangue. Così il tasso di glicemia sale oltre i livelli accettabili e si entra nella fase di pre- diabete. Poi si scatena la malattia e diventano necessarie dosi quotidiane di insulina che, da solo, il pancreas non produce praticamente più”.

Difficile accorgersi.

“La fase iniziale è del tutto silente, non produce disagi, e possono trascorrere mesi, persino anni di vita apparentemente normale, prima che un soggetto si renda conto di essere diabetico eppure sarebbe bastato un semplice esame del sangue per scoprirlo per tempo.
Un tempo il diabete arrivava dopo i 40 anni; il fatto che ne siano sempre più colpiti anche i giovanissimi è ben spiegabile: mai come ora la percentuale di bambini e adolescenti in sovrappeso o addirittura obesi è in forte aumento. E il peso corporeo è un fattore di rischio spesso decisivo. Unitamente al fatto che le nuove generazioni sono più propense alla vita sedentaria: allo sport preferiscono la televisione e il computer. Si rimpinzano di merendine e spesso abusano di bevande zuccherate. Mentre dovrebbero mantenere una dieta povera di grassi e zuccheri raffinati e a base invece di frutta, verdura, pasta e carni bianche. Sono sostanzialmente questi gli errori negli stili di vita che portano alle forme di diabete giovanile”.

Il decalogo in vacanza.

“La stagione calda accelera l’azione dell’insulina e questo può creare problemi ai diabetici, quindi”, raccomanda il professor Giorgino, vale la pena attenersi a una serie di regole importanti:
1) prima di svolgere attività fisica va monitorata la glicemia con l’apposito strumento reperibile in farmacia;
2) bere molta acqua, evitando però le bevande gassate e zuccherate;
3) mangiate la frutta ma senza esagerare nelle dosi: troppo fruttosio può portare a picchi importanti di glicemia;
4) fate pasti leggeri, senza condimenti piccanti, preferite il pesce alla carne;
5) prima di assumere integratori di sali minerali consultate Il medico;
6) esponetevi con cautela al sole: a causa della minore sensibilità dei recettori del dolore siete più soggetti a ustioni;
7) non camminate a piedi nudi, per evitare ulcere alla pelle dei piedi;
8) l’esercizio fisico abbassa i livelli di glicemia e riduce il fabbisogno di insulina;
9) per ogni evenienza portate anche in vacanza un certificato attestante lo stato diabetico con l’indicazione delle terapie;
10) non dimenticate a casa i farmaci. Dotatevi di una piccola riserva di carboidrati (le tipiche barrette energetiche) per superare un’improvvisa crisi ipoglicemica.

 

 

Renzo Magosso
Tratto da “Gente” del 19.06.2008