Ferragosto col diabete
Cinquanta anni fa la giornata di ferragosto non era molto diversa dalle altre. Era festa ma non c’era tutta la pressione mediatica di oggi. E non c’era una ossessiva attenzione al cibo e la necessità di organizzare (spesso sia a pranzo che a cena) pasti con menù ricchi e talora interminabili. Questi menù sono una sfida per chi ha il diabete.
Quindi diamo alcuni suggerimenti basati sulla scienza e non sulle leggende metropolitane.
1. Non è un occasionale eccesso di cibo a causare disastri sullo stato di salute.
2. È accettabile fare un pasto più ricco del solito ma è poco intelligente esagerare.
3. Aumentando molto la quantità di verdura ci si può permettere qualcosa in più con i carboidrati (pasta, riso, patate, pane e derivati).
4. Una porzione ragionevole di dolce a fine pasto questa volta si può tollerare.
5. Bevendo molta acqua si controbilancia la perdita urinaria di liquidi legata all’aumento della glicemia e della glicosuria.
6. Un paio di bicchieri di buon vino non sono problematici.
7. Chi fa terapia insulinica potrà aumentare con cautela la dose da iniettare prima del pasto speciale della giornata (un paio di unità).
8. Fare una lunga passeggiata nell’intervallo fra il pranzo e la cena può ricondurre la glicemia a valori più accettabili se sono saliti troppo o predisporla a sopportare meglio una cena più ricca (se è quella il pasto speciale della giornata).
9. Se il pranzo è stato abbondante che la cena sia più frugale. E viceversa.
10. Misurare la glicemia più spesso del solito è una guida per capire e intervenire se necessario.
BUON FERRAGOSTO!!!
Prof. Enzo Bonora
Direttore UOC Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona