Forse i medici dovrebbero far parte di questi gruppi per arrivare a capire veramente la malattia che curano
Ciao Daniela mi permetto di scriverti perché tu a differenza di me hai maturato un’esperienza che io non ho.
Ho imparato e scoperto molto attraverso i gruppi su facebook.
Ho maturato la vera essenza della malattia solo con l’esordio di mio figlio e di questo mi vergogno, ma comprendo davvero, solo ora che ho parlato e condiviso, chiarito aspetti che non conoscevo.
Il diabete che mi sembrava prima una malattia, ora mi sembra una MALATTIA quasi avesse una identità.
Per andare al sodo, sono stata invitata a partecipare ad un corso di conta sui Cho, in pratica è uno studio credo di specializzazione non so se di tesi di laurea, ma la cosa che mi ha lasciato perplessa è:
quel pomeriggio eravamo in tre (2 non sono venuti) e in due abbiamo accennato al Libre e all’Omnipod, la dottoressa che sta conducendo lo studio non sapeva di cosa parlavamo.
Da quel pomeriggio ho un tarlo, quello di scriverle una mail e di “buttarla” nel mondo reale, di farle conoscere cose che sui libri universitari non ci sono e comunque cose di cui non discutono.
Ora mi chiedo la Dottoressa a cui si affianca conosce questi nuovi dispositivi, lo so per certo, ma mi ha fatto capire che è meglio che al momento me li scordi a meno che non li acquisti.
So che probabilmente dietro ci sono anche interessi economici, regioni come la mia depredata da risorse per scopi personali e che tira la cinghia sulla pelle di noi tutti.
Ma se i medici per prima non parlano, quando tutto questo cambierà?
Come può non parlarne con una ragazza che sta per specializzarsi?
Che diabetologa nascerà? Una diabetologa con una preparazione non dico arretrata, ma vecchia un po’ sì.
Mi chiedo cosa fanno tutti questi professoroni all’università, cosa insegnano?
Non so perché ho scritto a te, avevo bisogno di sfogarmi, perché ogni volta che vado ad un controllo torno a casa con il senso di quanto ancora stiamo un passo indietro.
Forse oltre a parlare tra noi diabetici dovremmo parlare anche con i medici, forse i medici dovrebbero far parte di questi gruppi per arrivare a capire veramente la malattia che curano e non parlo solo di diabete.
Forse le associazioni oltre a fare incontri tra di noi, congressi di cui per carità non so nulla, dovrebbe organizzare incontri tra coloro che diventeranno medici
Scusa se mi sono dilungata e grazie di tutto quello che fai.
Con stima
(lettera firmata)