I dati italiani
Per quanto riguarda il nostro Paese, i dati riportati nell’annuario statistico Istat 2007, indicano che è affetto da diabete il 4,6 per cento degli italiani (circa 2,7 milioni di persone), con una prevalenza standardizzata che risulta aumentata dal 4,2 per cento del 2002 al 4,6 per cento del 2007. Molto diversa naturalmente la prevalenza di questa condizione nelle diverse fasce d’età, con un picco del 17,6 per cento negli over 75.
La prevalenza differisce anche in rapporto al sesso; le donne hanno un tasso di diabete complessivo del 4,9 per cento contro il 4,4 per cento degli uomini, e risultano sensibilmente più colpite rispetto all’altro sesso superata la soglia dei 75 anni (18,4 contro 16,4 per cento). Per quanto riguarda la distribuzione geografica del diabete, questa varia sensibilmente in rapporto alle diverse aree con una prevalenza massima nel Mezzogiorno (5,6 per cento), seguito dal Centro (4,4 per cento) e dal Nord (4,0 per cento). La regione con la maggior prevalenza di persone con diabete risulta essere la Calabria (6,3 per cento), mentre quella meno interessata da questa condizione sarebbe la Provincia autonoma di Bolzano (2,3 per cento). I dati relativi alle macroaree e alle Regioni non sono però standardizzati e potrebbero essere dunque influenzati da una diversa composizione per età della popolazione residente. Ma c’è di più. La pandemia di diabete non sarà la sola a investire l’umanità nei prossimi decenni. Di pari passo con questa infatti procede anche l’epidemia di obesità che è considerata, tra l’altro, la principale responsabile dell’incredibile aumento di prevalenza del diabete (+30 per cento) nel corso degli anni Novanta. Continuando a espandersi con questa progressione si calcola che, proprio a causa dell’obesità, un bambino su tre svilupperà il diabete nel corso della vita. Per quanto riguarda il nostro Paese, secondo l’Istat gli adulti obesi in Italia sarebbero circa 4,7 milioni. L’obesità rappresenta un problema soprattutto al Sud e tra le fasce di popolazione a basso status socio-economico; esiste una relazione netta anche tra livello di scolarità e tasso di obesità (5 per cento tra le persone con titolo di studio medio-alto e 15,8 per cento tra quelle con la licenza elementare).
Maria Rita Montebelli
Revisionato gennaio 2010