I migliori omega 3 per ridurre il rischio di diabete

Grazie a un buon apporto di acidi grassi omega 3 si può ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Ricordatevi però che se si è alla ricerca dei migliori omega 3 non bisogna pensare agli integratori ma ai cibi che ne contengono dei quantitativi maggiori. Il legame tra acidi grassi omega 3 e diabete di tipo 2 è stato esaminato da un gruppo di ricercatori finlandesi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Diabetes Care (Serum omega-3 polyunsaturated Fatty acids and risk of incident type 2 diabetes in men: the kuopio ischemic heart disease risk factor study – doi: 10.2337 / dc13-1504 – Gennaio 2014).

Lo studio, basato su una serie di dati raccolti dal 1989 al 2008, ha coinvolto complessivamente 2.212 persone con un’età compresa fra i 42 e i 60 anni. Durante i 19 anni di osservazione è stato diagnosticato il diabete di tipo 2 a 422 persone. Virtanen JK, primo autore della ricerca, spiega che in seguito ad un’analisi comparativa dei dati relativi alle persone sane con quelli dei soggetti ai quali è stato diagnosticato il diabete di tipo 2 si è scoperto che il secondo gruppo presentava dei livelli ematici di omega 3 inferiori anche del 33 per cento rispetto al primo gruppo. Si è quindi scoperto che i soggetti che avevano una concentrazione più alta di acidi grassi omega 3 nel sangue avevano una probabilità molto più bassa di sviluppare il diabete di tipo 2.

Si allunga quindi la lista degli effetti benefici degli omega 3 sull’organismo. Se già si sapeva che erano un valido aiuto nel contrastare la degenerazione maculare senile, nel prevenire alcune patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, ecc., ora chi mangia alimenti ricchi di omega 3 sa che avrà una protezione in più anche contro il diabete di tipo 2.

Omega 3: integratori o alimenti?

Uno studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute (Plasma Phospholipid Fatty Acids and Prostate Cancer Risk in the SELECT Trial – doi: 10 1093 / jnci / djt174 – Luglio 2013) aveva evidenziato che gli alimenti con omega 3 sono meglio degli integratori, i migliori omega 3 si assumono quindi attraverso la dieta. Ma quali alimenti bisogna mangiare per assumere il giusto quantitativo di questi acidi grassi essenziali?

Il salmone è sicuramente la principale fonte di omega 3, 100 grammi di salmone dell’atlantico contengono circa 1,8 grammi di omega 3, sopra il grammo per 100 grammi di alimento troviamo anche le acciughe, le sardine, le aringhe e lo sgombro, poco sotto al grammo troviamo il tonno (circa 0,7 grammi per 100 grammi di prodotto). Alcune persone pensano che solo i pesci contengono gli omega 3, dei buoni livelli si possono trovare però anche in alcuni prodotti vegetali come ad esempio i semi di lino. L’olio di lino è in assoluto la fonte vegetale più ricca di Omega 3: con un cucchiaio (di circa 15 ml) si assumono ben 6,6 grammi di omega 3, il quantitativo scende leggermente se lo si assume sotto forma di semi (30 grammi di semi di lino macinati forniscono 3,2 grammi di omega 3).

Se si decide di adoperare l’olio di lino come fonte di omega 3 bisogna ricordarsi che questo è un alimento molto “delicato”. Per mantenere inalterate le proprietà dell’alimento non bisogna esporlo alla luce e non deve essere esposto al calore diretto, di conseguenza non lo si può utilizzare per cucinare ma può essere un valido condimento a crudo per l’insalata.

Un’altra fonte di omega 3 sono le noci: 30 grammi di noci forniscono quasi 2 grammi di omega 3. Quantitativi molto più bassi, ma da non trascurare se si sommano ad altri alimenti, si possono trovare anche negli spinaci, nei broccoli, nella lattuga e nel cavolo verde.

In conclusione si può quindi dire che se ci si attiene alla dieta mediterranea si possono raggiungere tranquillamente i quantitativi di omega 3 consigliati dai nutrizionisti.

 

 

da universonline.it